il manifesto 21.4.16
Dilma domani all’Onu denuncia il golpe istituzionale
Brasile. Attesa per la decisione della Corte costituzionale sul ruolo di Lula
di Geraldina Colotti
Al
momento per noi di andare in stampa, non era ancora arrivata la
decisione del Supremo tribunale federale, la Corte costituzionale
brasiliana, sulla nomina a capo di Gabinetto dell’ex presidente Lula,
sospesa dalla magistratura il 16 marzo scorso, su denuncia delle
opposizioni secondo le quali si sarebbe così sottratto all’arresto.
Si
insedierà invece il prossimo 26 aprile la commissione speciale del
Senato – composta da 21 titolari e altrettanti supplenti, scelti in
maniera proporzionale tra le forze politiche – che dovrà decidere se
archiviare o trasmettere al Senato la procedura di impeachment contro la
presidente Dilma Rousseff.
Entro 10 giorni, la commissione deve
decidere: se approva l’impeachment, Dilma sarà sospesa dalle funzioni
per un periodo massimo di 180 giorni, durante i quali il vice presidente
Michel Temer assumerà l’interim e la presidente dovrà difendersi dalle
accuse, esaminate da presidente della Corte costituzionale, Ricardo
Lewandowski. Poi, gli 81 senatori voteranno di nuovo a maggioranza dei
2/3 il 17 maggio. Se per Dilma va male, Temer sarà il nuovo presidente.
Domani, Rousseff denuncerà la situazione alla sessione straordinaria
delle Nazioni unite.