lunedì 4 aprile 2016

Corriere The New York Times 4.4.16
Gli Usa indifferenti alla vittima dei talebani

Samey Honaryar, 35 anni, è un afghano che ha lavorato come traduttore per i militari statunitensi dal 2009 al 2012. Poi, per scampare alle persecuzioni dei talebani che lo accusavano di essere un collaborazionista degli «infedeli», ha chiesto asilo politico negli Stati Uniti. Nonostante abbia salvato con i suoi servizi la vita di molti soldati, Samey è finito in un centro per immigrati irregolari. Elizabeth Rubin racconta la sua storia sul New York Times come esempio di miopia degli Stati Uniti. Solo nel 2014 Washington ha rifiutato più di 108 mila richieste di asilo. Ma questa politica dovrebbe cambiare «soprattutto nei confronti di coloro che hanno aiutato gli americani».