Corriere 9.4.16
Ipotesi sul passato (e sul futuro): Aristotele, il Big Bang, il Trono di Spade
di Ida Bozzi
Due
generazioni a confronto sull’eredità della filosofia antica: quattro
studenti intervistano un professore. Non solo su Platone e Aristotele,
ma anche sulla giustizia, sulla felicità, sulla qualità del dibattito
pubblico nell’Atene di allora e nell’Italia dei nostri giorni. Così si
apre «la Lettura» #228, in edicola con il «Corriere della Sera» per
tutta la settimana, al prezzo di 50 centesimi più il costo del
quotidiano.
In occasione dell’uscita della nuova Storia della
filosofia antica in quattro volumi, pubblicata da Carocci, «la Lettura»
ha organizzato un incontro tra il filosofo Mario Vegetti, studioso di
primo piano del pensiero platonico, e quattro ragazzi tra i 22 e i 23
anni, studenti di Filosofia e Lettere classiche all’Università statale
di Milano.
Cultore nel suo modo scanzonato della cultura classica,
che lo portava a evocare Eupalla come dea pagana del calcio, era anche
Gianni Brera, il grandissimo giornalista sportivo scomparso nel 1992.
Antonio D’Orrico ne ha consultato le agende personali relative ai
Mondiali del 1978 in Argentina e del 1982 in Spagna (questi ultimi vinti
dall’Italia). Vi si trova di tutto: meditazioni sulla vita e sulla
morte, rendiconti del bilancio famigliare, bisbocce serali e letture
notturne. Ne esce il ritratto di un uomo malinconico, meteoropatico,
dispiaciuto del suo limitato successo come romanziere.
Dal
giornalismo sportivo all’indagine sulla natura, un’anteprima su una
frontiera del futuro si aspre su «la Lettura» con l’intervento dello
scienziato Guido Tonelli, docente di Fisica all’Università di Pisa e tra
i protagonisti della scoperta del bosone di Higgs al Cern di Ginevra:
alla vigilia del congresso a Roma che raccoglierà studiosi da tutto il
mondo per discutere di un nuovo acceleratore di particelle,
ultrapotente. Un gigante di 100 chilometri, di potenza finora inedita,
che dovrebbe consentire di osservare «in laboratorio» ciò che accadde
agli albori del cosmo, quando materia e antimateria cominciarono la loro
avventura.
Tra le figure della scienza di cui si parla in questo
numero #228, anche due giganti del pensiero, avvicinati però dai loro
destini oscuri e tragici: Alan Turing, il grande matematico che anticipò
il computer e morì ucciso da una mela avvelenata dopo una vita di
persecuzioni e sofferenze, e il fisico Ettore Majorana, scomparso nel
nulla nel 1938. Personalità geniali che continuano a interrogare la
letteratura e il cinema.
Moltissimi altri sono i temi e i
personaggi di questo numero: ad esempio si può leggere uno straordinario
intervento della scrittrice Hilary Mantel, sola donna ad aver vinto due
volte il Man Booker Prize, che racconta la vita della collega e amica
Elizabeth Jane Howard. O si può incontrare David J. Peterson, il
linguista americano che ha inventato l’idioma «dothraki» per la serie tv
Il Trono di Spade , e che ha tradotto per noi parole italiane come
«pizza»...