Corriere 4.4.16
L’appello contro la Bp
Da Ruffalo ad Atwood: no allo sponsor petrolifero per il British Museum
di Stefano Bucci
Sono
almeno cento (tra scrittori, uomini di arte e scienze, politici e più
genericamente intellettuali) le personalità eccellenti che hanno deciso
di firmare un appello rivolto al nuovo direttore del British Museum (il
tedesco Hartwig Fischer, già alla guida delle collezioni di Stato di
Dresda) affinché rifiuti la sponsorizzazione commerciale annunciata
dalla Bp, la British Petroleum. L’appello reca le firme, tra gli altri,
di Margaret Atwood, Mark Ruffalo, Mark Rylance, Tom Kibble, Naomi Klein,
Emma Thompson, Vivienne Westwood, Caryl Churchill, John McDonnell, Sir
Tom Kibble. La lettera arriva poco dopo che la stessa società
petrolifera ha annunciato la sua decisione di interrompere la
sponsorizzazione (che durava da 26 anni) delle attività
artistiche-culturali di un altro museo londinese, la Tate, a causa delle
proteste «anti inquinamento ambientale» che da tempo accompagnano le
attività della Bp. Conclusa questa sponsorship. la protesta (i
sostenitori hanno parlato di «grande vittoria») si sono così spostate
verso le altre attività culturali sponsorizzate dalla compagnia
petrolifera. In particolare quelle legate alla National Portrait
Gallery, alla Royal Opera House e appunto al British Museum (in totale
10 milioni di sterline in cinque anni). Tra le reazioni suscitate
dall’appello, quella dell’ex direttore del British, Neil MacGregor: «La
Bp è sempre stata uno dei migliori amici del museo».