martedì 26 aprile 2016

Corriere 26.4.16
Se i ricchissimi fratelli Koch (ultrà di destra) votano Hillary
di Maria Laura Rodotà

«È possibile che un’altra Clinton sia meglio di un altro repubblicano?». «Sì, è possibile», ha risposto il principale finanziatore del partito repubblicano. Charles Koch, uno dei due fratelli Koch arcimiliardari dell’energia, destri e ultraliberisti, che da anni scelgono candidati e spendono centinaia di milioni di dollari in campagne nazionali e locali, lo ha dichiarato domenica, intervistato dalla Abc. Il quasi endorsement — Koch ha detto «dovremmo convincerci che le sue azioni saranno diverse dalla sua retorica elettorale», insomma vorremmo essere sicuri che non manterrà le promesse — è stato visto come un segnale dell’avvilimento delle élites repubblicane. Che, dovendo scegliere tra il protezionista Donald Trump e il reazionarissimo Ted Cruz, li scarterebbero preferendo la probabile candidata democratica alla Casa Bianca. I sostenitori di Bernie Sanders hanno subito fatto battute su Hillary spinta da uno dei due fratelli-simbolo della «billionaire class» di lotta e di governo. E Clinton ha subito twittato il suo disinteresse verso «endorsement di persone che negano i cambiamenti climatici e vogliono rendere più difficile andare a votare». Forse è un gioco delle parti; forse — si dice anche questo — Koch, cattivo come sempre, ha voluto danneggiare Hillary con un mezzo abbraccio della morte, mettendola in cattiva luce con gli elettori radicalizzati ma soprattutto impoveriti di Bernie. O magari, almeno un Koch si vuole accreditare con la potenziale prossima Casa Bianca; in caso a novembre i repubblicani perdano seggi e maggioranze parlamentari, e i fratelli e le Koch Industries perdano interlocutori. Per questo Charles Koch potrebbe aver dato un’intervista a primarie in corso; per far sapere di vedere Clinton come «una con cui si possono fare affari», più professionale di altri (nel frattempo Ted Cruz e John Kasich si sono disperatamente alleati contro Trump: Kasich non farà campagna in Indiana per favorire Cruz, che starà lontano da Oregon e New Mexico per aiutare Kasich; i Koch non andranno a vederli alla convention repubblicana, comunque, hanno fatto sapere).