venerdì 15 aprile 2016

Corriere 15.4.16
Camminare sull'acqua (ma non solo)
Il Lago d'Iseo e l'installazione di pontili galleggianti dell'artista Christo, che sarà inaugurata il 18 giugno
Dall'aperitivo all'antica pieve, consigli e indirizzi per trasformare una gita nella scoperta del territorio
di Silvia Frau

I centralini dell’ufficio turistico continuano a squillare. Il progetto effimero dell’artista ottuagenario Christo è un grande richiamo. In tanti vogliono camminare sulle acque del Lago di Iseo, o meglio, sull’installazione di pontili galleggianti, The Floating Piers (www.thefloatingpiers.com) che, dal 18 giugno al 3 luglio, unirà la località di Sulzano, sulla terraferma, a Monte Isola e alla piccola isola privata di San Paolo. E si preparano con fotocamere e scarpette da trekking, pronti anche a scalare le montagne che lo circondano, pur di immortalare l’installazione dall’alto con prospettive inedite.
Una attenzione mediatica a cui il lago non è abituato. Ancora poco turistico, sopraffatto dai vicini Garda e Como, cela la sua bellezza con una certa ritrosia. E vive in un tempo sospeso, che sa di vacanza anche fuori stagione.
È la meta serale dell’aperitivo dei bresciani, che si trovano alle Palafitte (www.lepalafit te.net) di Sulzano o alla modaiola Cascina Doss (www.cascinadoss.com/) di Iseo. O, sempre in paese, ma pieds dans l’eau, nel fine settimana, con un bicchiere di «bollicine» della Franciacorta al Bar Ora, prima di scegliere dove andare a pranzo: al Il Volto (www.osteriailvolto.it) o, in frazione Clusane, alla trattoria Il Porto (www.alportoclusane.it) , che prepara la sostanziosa tinca al forno, un classico del lago.
Nel mentre i turisti, dopo aver scoperto il centro storico con le case medioevali e l’antica Pieve di Sant’Andrea (XII secolo), fanno la coda all’imbarcadero in attesa del battello per Monte Isola, per poi salire con la corriera, unico mezzo oltre alla macchina del dottore, tra strade strette e curve, quasi toccando i muri delle case, fin al Santuario della Madonna della Ceriola, da dove lo sguardo domina il blu profondo del lago.
Un tragitto da fare a ritroso, a piedi, costeggiando piccoli orti e uliveti, verso l’approdo di Peschiera Maraglio, dove vi sono ancora i laboratori delle reti da pesca: colorate e ammassate fuori dalle case nelle giornate di sole. Da qui sulle barche di legno, i naèt, gli uomini si imbarcavano per risalire il lago, ora sfrecciano i nuovi modelli degli yacht Riva, in partenza dal cantiere di Sarnico.
Molto più lentamente, si può percorrere il litorale orientale con il treno locale. La sosta a Sulzano porta al percorso panoramico verso Santa Maria del Giogo, più in su il convoglio sembra quasi entrare nei cortili delle case, siamo a Vello di Morone, località a strapiombo sul lago.
Conosciuta dai gourmand per i piatti di pesce di lago della Trattoria Glisenti (www.trattoriaglisenti.it/), lo è ora anche dai bikers, per la ciclabile ricavata sulla strada vecchia, che costeggia il lago, tra gallerie scavate nella roccia, vegetazione rigogliosa e piccole spiaggette segrete. Si prosegue verso Pisogne per una visita a Santa Maria della Neve, del ‘400; è la «Cappella Sistina lombarda», con un affresco che è il più importante ciclo del Romanino. Sono invece del Moretto i dipinti all’interno delle ante dell’organo, nella Basilica di Santa Maria Valvedra, della fine del 1400 a Lovere, dove si trova anche la Galleria Tadini. Siamo in terra bergamasca, la roccia si inabissa nelle acque scure, come nell’orrido del Bogn, poco dopo Castro. Da questi luoghi passò Leonardo, ed è possibile che fossero l’ispirazione per gli sfondi pietrosi della Gioconda.
In questo contesto, forse, il «miracolo» di Christo rimarrà anche dopo aver smantellato i ponti.
E sarà quello di aver portato l’attenzione su un luogo tanto bello quanto ancora poco conosciuto (info: www.iseolake.info e www.in-lombardia.it).