Corriere 15.4.16
Mondadori compra Rcs Libri «Passaggio storico per l’editoria»
Chiuso il contratto per 127,1 milioni, Ferrari presidente, Mieli nel board
di Paola Pica
«Non
credo di peccare di enfasi dicendo che è un passaggio storico nella
lunga vita di queste due case editrici, ma anche in quella dell’intera
editoria italiana». Marina Berlusconi annuncia così, in una email
inviata in serata a tutti i dipendenti, il passaggio di Rcs Libri a
Mondadori per 127,1 milioni di euro. La presidente della casa editrice
di Segrate e di Fininvest augura nello stesso messaggio «un caloroso
benvenuto ai colleghi della Rizzoli». Una parola, quest’ultima,
utilizzata di proposito: la società tornerà a chiamarsi con il nome
originario, appunto, Rizzoli. Nel consiglio della nuova Rizzoli che sarà
una spa, siederanno Gian Arturo Ferrari, presidente, Antonio Porro,
Oddone Pozzi, Enrico Selva Coddè e Paolo Mieli, per quest’ultimo un
riconoscimento del suo ruolo di presidente di Rcs Libri.
Come
previsto dagli accordi siglati nell’ottobre scorso, il perimetro
dell’acquisizione perfezionata ieri che comprende le partecipazioni e la
titolarità di tutti i marchi.
La posizione finanziaria netta al
31 marzo 2016 è positiva per circa 29 milioni, ridotta nel in aprile per
l’esborso di circa 9 milioni relativo all’acquisto del 43,71% di
Marsilio (incrementando la partecipazione complessiva al 94,71%), mentre
al closing la posizione finanziaria netta è stimata positiva per circa
16 milioni.
Sulla base di specifiche clausole del contratto, il
prezzo potrà essere soggetto ad aggiustamenti per un massimo di 5
milioni. C’è poi un «earn-out» in favore di Rcs sino a 2,5 milioni,
vincolo condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati.
Quanto alla squadra, Selva Coddè, amministratore delegato area trade di
Mondadori Libri, guiderà la stessa divisione in Rizzoli Libri; Antonio
Porro, amministratore delegato area educational, guiderà anche
educational e internazionale illustrati di Rizzoli.
«Nemmeno in
una giornata come questa è possibile dimenticare le rinunce, tanto
pesanti quanto ingiuste, che ci sono state imposte, a cominciare
dall’alienazione di due case editrici come Bompiani e Marsilio» scrive
ancora Berlusconi, aggiungendo di voler «guardare avanti» e ricordando
tra le altre cose le trattative per l’acquisizione di Banzai.
«È
una precisa responsabilità che ci siamo assunti —conclude -—. Abbiamo
ben chiaro qual è il presupposto fondamentale: garantire per le case
editrici che da oggi si uniscono a noi, a cominciare dagli assetti
organizzativi, quella libertà di espressione e quella tutela della
propria identità che il gruppo ha sempre assicurato a ciascuna realtà
editoriale».