giovedì 14 aprile 2016

Corriere 14.4.16
Spielberg, un film sul bimbo ebreo rapito ai tempi di Pio IX
di Renato Franco

A caccia di nuove storie da raccontare per il cinema, Steven Spielberg ha puntato sul Risorgimento italiano, andando a rileggersi una vicenda che fu uno scandalo internazionale che coinvolse lo Stato Pontificio, Cavour e Napoleone III nella seconda metà dell’Ottocento.
Il rapimento di Edgardo Mortara racconta una storia che oggi forse sarebbe credibile solo in una soap opera, ma allora fu drammaticamente reale. Il 23 giugno del 1858 a Bologna la polizia dello Stato Pontificio — su ordine del Sant’Uffizio e con il benestare di papa Pio IX — prelevò con la forza il piccolo Edgardo Levi Mortara, un bimbo ebreo di 6 anni, per condurlo a Roma. Il ragazzino era stato segretamente battezzato da una domestica (la 14enne Anna Morisi), quando era ancora un neonato perché la ragazzina temeva morisse a causa di una grave malattia.
Bologna era ancora parte dello Stato Pontificio e le leggi allora vigenti prevedevano l’obbligo di impartire un’educazione cattolica a tutti i battezzati, così i genitori del bambino da un giorno all’altro persero la patria potestà, mentre il ragazzino perse pure un pezzo di quel cognome — Levi — dal sapore troppo ebreo per i canoni della chiesa cattolica.
Al bimbo venne vietato di rivedere i genitori per anni, fino a quando nel 1867 iniziò gli studi per diventare prete. Il ragazzo fu poi ordinato sacerdote in Francia e decise, ormai di sua volontà, di non riallacciare i legami con la sua famiglia. La vicenda divenne uno scandalo internazionale, la voce giunse fin negli Stati Uniti, lo Stato Pontificio si rivelava agli occhi di molti ormai anacronistico.
La protesta più plateale fu quella del conte di Cavour, che dal Regno di Sardegna nel frattempo riusciva a portare a compimento l’idea di arrivare al Regno d’Italia. Cavour criticò aspramente la Francia (allora guidata da Napoleone III, divenuto imperatore), colpevole di mantenere un atteggiamento ambiguo sulla vicenda: da una parte Napoleone III protestava con papa Pio IX, ma dall’altro proteggeva con le sue guarnigioni il pontefice e il Sant’Uffizio, di fatto avallando un atto considerato dai più una grave violazione dei diritti dell’uomo.
Il rapimento di Edgardo Mortara — sceneggiato da Tony Kushner (già autore del copione di Lincoln e Munich) — verrà girato in Italia: le riprese sono fissate per il primo trimestre del 2017. E circolano già i nomi del cast, dove spicca per ora Mark Rylance premio Oscar lo scorso febbraio come migliore attore non protagonista per Il ponte delle spie, diretto proprio da Spielberg, che ora lo rivuole di nuovo sul set.