giovedì 3 marzo 2016

Repubblica 3.3.16
La mossa di Verdini “Sì a Sala e Giachetti anche alle primarie”
L’aiuto ai candidati renziani pure con liste civiche Bersani: “Non avevo dubbi”. Anche D’Alema attacca
di Tommaso Ciriaco
ROMA. «Facciamola semplice, che manca poco alle amministrative: alle comunali di Milano aiutiamo Sala, senza dubbio il migliore in campo. E a Roma abbiamo il dovere di andare a votare alle primarie per Giachetti. È importante che vinca lui». Denis Verdini spinge ancora sull’acceleratore, in direzione Matteo Renzi. Una strategia in tre mosse anticipata riservatamente in queste ore ai suoi parlamentari: «Ai gazebo dobbiamo dare una mano ai candidati renziani. Se vincono, faremo campagna elettorale per loro. E, dov’è possibile, presenteremo liste civiche alleate con il Partito democratico». Un nuovo miglio è percorso.
Il vero test si gioca nelle grandi città. Si parte dalla Capitale, dove il renziano Roberto Giachetti è impegnato in un duello all’ultimo sangue con Roberto Morassut. Fiutata l’aria, scendono in campo i verdiniani capitanati da Ignazio Abrignani, che del ras toscano è amico e braccio destro: «Io - confida alla Camera - ho già chiesto ai miei amici di andare ai gazebo per votare Giachetti. Ci andrò anche io, perché è ormai chiaro che Roberto gioca una partita ad alto rischio. Se vince lui, presenteremo una lista civica che lo sostenga. Siamo coerenti, mica come Alfano che decide di volta in volta con chi stare». E se invece Giachetti perde? «In quel caso non sosterremo certo Morassut. Noi aiutiamo candidati di centrosinistra, non di sinistra».
Lo sforzo degli ex berlusconiani approdati con l’ultima fiducia in maggioranza non si esaurisce con il caso romano. Verdini stravede per Sala, lo ha ammesso di recente in tv («fossi milanese lo voterei») e lo considera un ottimo manager. Per questo, adesso, rompe gli indugi e chiede ai suoi di sostenerlo. Se possibile dando vita anche a listoni civici nelle coalizioni di centrosinistra. E a Napoli? Si è deciso di non scegliere, lasciando “libertà di coscienza” nella sfida ai gazebo tra Antonio Bassolino e Valeria Valente.
Il renzismo attrae la pattuglia dei verdiniani, inesorabilmente. E Massimo D’Alema rigira il coltello: «Tra Renzi, Lotti, il gruppo fiorentino e Verdini - affonda -c’è un rapporto di amicizia e di solidarietà che viene da molto lontano. Si dice che Verdini lo abbia anche aiutato durante le primarie per fare il sindaco di Firenze». Sempre ai gazebo insomma si torna. A quelli che hanno incoronato Enzo De Luca in Campania, con il soccorso del senatore di Ala Vincenzo D’Anna. Fino ai casi più recenti: l’ultimo a Cosenza, dove è già nata un’alleanza tra i dem e gli ex berlusconiani di Denis. I quali hanno prima costretto alle dimissioni il sindaco di centrodestra, poi si sono battuti come leoni per far passare la candidatura del renziano Lucio Presta. E ci sono riusciti, visto che il manager dei vip è già in campagna elettorale, alleato con Ala.
I conti si faranno dopo le comunali. Nel frattempo, l’attivismo di Verdini giunge all’orecchio di Pierluigi Bersani. Passeggiando in Transatlantico, non trattiene il sorriso. Poi scandisce lapidario: «Votano alle primarie? Non avevo il minimo dubbio».