giovedì 3 marzo 2016

Repubblica 3.3.16
Vendola: utero in affitto? Atto d’amore
Il leader Sel in un’intervista a Matrix del 26 gennaio: “Sulla stepchild dibattito isterico”. Il Pd: avanti sulla nuova legge per le adozioni. I cattodem: ora basta forzature. La ministra Lorenzin: “La maternità surrogata è un abominio”
di Giovanna Casadio

ROMA. Ne aveva parlato un mese fa in un’intervista per la tv, a Matrix, che però è andata in onda solo ieri sera. Il piccolo Tobia Antonio non era ancora nato, ma Nichi Vendola affrontava la questione dell’utero in affitto, senza alcun riferimento alle scelte sue e del compagno Ed. «Sulla stepchild adoption c’è un dibattito isterico... », aveva detto, ammettendo il rischio di sfruttamento del corpo della donna con l’utero in affitto. Però anche sottolineando: «C’è un altro modo, di donne che non sono in condizioni disagiate e che scelgono come gesto d’amore la gestazione per altri». E invitando a formulare «con molta delicatezza» i giudizi sulla vita degli altri.
Il “caso Vendola” pesa anche nelle scelte del Pd, che ieri sera in un’assemblea dei deputati a Montecitorio ha discusso della riforma delle adozioni. Ettore Rosato, il capogruppo, annuncia che sarà presentata una legge a doppia firma, sua e del presidente dei senatori, Luigi Zanda. «Mi auguro una discussione serena per un testo che sia condiviso... ci sono temi che interessano i giornali, la stepchild adoption o le adozioni per i single, ma il tema delle adozioni è molto più ampio, la materia è delicata». Rassicurazioni non sufficienti per i laici e la sinistra dem il cui timore è che si voglia insabbiare la stepchild adoption - l’adozione del figlio del partner per le coppie gay, tolta dalla legge sulle unioni civili e trasferita sul binario della riforma più generale. A prendere la parola per prima Michela Marzano, che ha già presentato una proposta di legge per le adozioni anche alle coppie omosessuali e che avverte del rischio di un arretramento culturale se non si fa fino in fondo la battaglia per i diritti.
Sull’altro fronte i cattodem danno l’altolà: «Non si continui a procedere per forzature». Alfredo Bazoli, che promosse il documento dei cattolici del Pd durante il dibattito al Senato sulle unioni civili, avverte: «Nessuno vuole seppellire la questione, ma muoviamoci con cautela per evitare i rischi che la vicenda Vendola ha posto all’attenzione». Rincara Beppe Fioroni: «Smettiamola di fare cose sbagliate al momento sbagliato, alla vigilia della amministrative evitiamo il braccio di ferro, sarebbe un errore drammatico». A rallentare il Pd c’è l’alleato Ncd. È la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin , alfaniana, a tornare sull’«abominio dell’utero in affitto» e a chiedere di andare avanti sulle adozioni con i piedi di piombo: «Pensiamo ai bimbi in stato di abbandono e non ai diritti degli adulti». Sulle unioni civili annuncia la fiducia quasi certa anche alla Camera per blindare il testo. Invece chiede di aprire alle adozioni per single e coppie gay, la dem Fabrizia Giuliani. La sinistra dem non crede a tempi rapidi. «Se si aveva fretta sulla stepchild, si poteva approvare nelle unioni civili», ragiona Roberto Speranza. Massimo D’Alema è convinto che Renzi «volesse sin dall’inizio lo stralcio».