giovedì 31 marzo 2016

Repubblica 31.3.16
L’amaca
di Michele Serra

VISTO che il Pd è diventato un partitone smisurato, con vocazione istituzionale-governativa (una nuova Dc, con le debite distinzioni: altro che Berlusconi), impari almeno a risolvere al proprio interno le sue beghe. La faccenda delle trivelle di mare poteva e doveva essere risolta per competenze tecniche e per mediazione politica, evitando un referendum che quasi sicuramente non otterrà il quorum, brucerà un sacco di soldi e approfondirà l’insensato conflitto tra Stato e Regioni, incarnato dalla lite tra i maschi alfa Emiliano e Renzi. Al contrario di Bersani, se andrò a votare voterò “sì”. Ma con la coscienza di rispondere a una domanda puramente retorica: si deve puntare sui combustibili fossili o sulle energie rinnovabili? Diventerà una specie di derby di opinioni non sempre autorevoli. E l’intero sistema di deleghe (politiche e tecniche) che sono il cuore di una democrazia funzionante si sarà rivelato inefficiente e pletorico, scaricando sulla casalinga di Voghera (sto parlando di me) decisioni che non le competono. Nel senso — letterale — che esulano dalle nostre competenze. Il mito del cittadino che decide su tutto perché, grazie al magico web, sa tutto, va benissimo per i grillini, beati loro. Ma per uno che elegge i suoi rappresentanti perché crede nel principio di delega, e nella politica come luogo della mediazione e della decisione, doversi esprimere su cose delle quali capisce pochissimo è una condizione non richiesta e non gradita.