Repubblica 18.3.16
L’amaca
di Michele Serra
IL
 PD è a favore o contro la nuova autostrada in Maremma? A favore o 
contro le trivellazioni in Adriatico alla ricerca di idrocarburi? A 
favore o contro la gestione pubblica della rete idrica? L’impressione è 
che non sia né a favore né contro. Che voglia porsi in un ruolo di 
“arbitro” imparziale che lascia ad altri l’onere di combattere la 
partita, e mantiene per sé l’onore di dare poi concretezza “tecnica” al 
risultato. Perché alle parole preferisce i fatti.
Va bene. Si 
intende che la nouvelle vague renziana sia allergica alle zuffe 
ideologiche. Sia iper-pragmatica, e si concentri sul fare. Lo si può 
perfino apprezzare, visti e considerati i tempi e i risultati di 
precedenti dibattiti. Ma un partito, per essere un partito (la parola 
deriva da “pars”: parte) deve essere parte e deve prendere parte. Deve 
avere identità, e per averla deve prendere posizione. Deve dire dei sì e
 dei no (sulle unioni civili lo ha fatto). Deve rendersi amato e deve 
rendersi odiato. La baggianata del “partito della Nazione” (un ossimoro,
 come dire: una parte che crede di essere tutto, la rana che voleva 
essere bue) dovrebbe valere come deterrente. Chi vuole essere tutto, 
rischia di non essere più niente. Meglio accontentarsi di essere 
qualcosa.
 
