domenica 13 marzo 2016

Repubblica 13.3.16
ll governatore del Sassonia-Anhalt Reiner Haseloff critica la linea dei vertici cristiano-democratici
“È impossibile accogliere un milione di immigrati Così la Cdu perde consensi”
intervista di Tonia Mastrobuoni

BERLINO. È il più scalmanato di tutti, Reiner Haseloff. Nel suo Land i populisti dell’Afd continuano a macinare record nei sondaggi – gli ultimi li danno addirittura al 19 per cento. E il governatore Cdu del Sassonia- Anhalt, uno dei tre dove si vota oggi, tuona da mesi contro la “sua” cancelliera Merkel, rea di aver «perso il controllo sui profughi».
Governatore Haseloff, lei rimprovera ad Angela Merkel di aver perso il controllo sulla crisi dei rifugiati. Non pensa di danneggiare il suo partito?
«L’enorme flusso dei profughi ci ha posto dinanzi ad enormi problemi. Ed è palese che c’è una perdita di controllo: le regole di Dublino e Schengen sono, di fatto, sospese. Questo non può essere il futuro: la Germania non può accogliere un milione di profughi all’anno. Questa non è integrazione. Perciò ho chiesto un tetto ai profughi e blocchi alle frontiere nazionali, se i controlli dei confini esterni non funziona. Non penso che ciò danneggi la Cdu. Ciò che la danneggia è se le persone hanno l’impressione che il mio partito non è in grado di mantenere il controllo su un problema come quello».
Cosa ne pensa della strategia austro-balcanica di chiudere ogni via di accesso all’Europa?
«Se vogliamo impedire l’arrivo di flussi incontrollati di milioni di persone, la Ue deve controllare meglio le proprie frontiere. Ma non vuole dire sospendere il diritto all’asilo».
Nella Germania est si moltiplicano gli episodi di violenza verso centri per profughi e i migranti. C’è davvero più xenofobia che all’ovest?
«Attacchi a centri profughi esistono anche nei Land occidentali. Chi scarica tutto sull’Est, semplifica troppo. Ma è vero che, in rapporto alla popolazione, da noi si contano più episodi di violenza. È qualcosa che ha anche a che fare con i radicali cambiamenti avvenuti qui negli ultimi due decenni. E i tassi di disoccupazione, per dire, sono ancora il doppio di quelli della Germania meridionale. Ma in Sassonia-Anhalt abbiamo promosso molti programmi e attività per la tolleranza e contro la xenofobia. Sono sicuro che riusciremo a indebolire il razzismo. Infine, non dimentichiamoci mai che la stragrande maggioranza delle persone è molto generosa con i profughi e condanna questi attacchi».
Perché l’Afd è diventata così forte nel suo Land, alcuni sondaggi parlano del 19 per cento?
«Quei sondaggi sono un campanello d’allarme fortissimo per i partiti tradizionali. È evidente che molte persone hanno perso la fiducia nella loro capacità di risolvere i problemi. E stigmatizzare l’Afd non serve, bisogna fare i conti con il loro messaggio politico. Soprattutto, dobbiamo riconquistare la fiducia dei cittadini, dimostrare agli elettori che siamo noi a proporre le soluzioni migliori per i problemi del nostro tempo».