Corriere 13.3.10
Germania, referendum sulla cancelliera
Si vota in tre regioni: occhi puntati sulla AfD di Frauke Petry, il partito anti immigrati a destra della Cdu
di Danilo Taino
BERLINO
È l’umore dei tedeschi la questione interessante di questa domenica
europea. Votano in tre elezioni di Land: Baden-Württemberg a Sud-Ovest
(10,5 milioni di abitanti), Stato industriale della Mercedes e della
Porsche; Renania-Palatinato un po’ più a Nord (quattro milioni),
produttore di buon vino; Sassonia-Anhalt a Est (2,3 milioni), terra ex
socialista che preferisce la birra. Devono eleggere le assemblee
parlamentari e i primi ministri regionali. Ma l’attenzione è tutta
rivolta a capire il sentimento prevalente tra gli elettori nei confronti
della politica di apertura verso i rifugiati voluta da Angela Merkel. È
probabile che stasera i risultati non siano di facile lettura: alle
ragioni nazionali se ne aggiungono di locali rilevanti.
Leggere
bene l’esito, però, è importante: influirà sul futuro della cancelliera,
cosa importante per la Germania ma anche per l’Europa. Il primo
elemento di rilievo sarà quanti voti andranno ad Alternative für
Deutschland, il nuovo partito che si pone alla destra della Cdu di
Merkel, si oppone spesso in toni accesi all’asilo ai profughi ed è dato
in crescita nei sondaggi (ha raccolto successi in elezioni locali
recenti in Assia). È l’unico partito contrario apertamente all’arrivo di
immigrati: è su di esso, dunque, che si concentrerà il voto di chi
vuole chiudere le frontiere. Un sondaggio di questa settimana ha
confermato che il 90% dei tedeschi è favorevole a dare asilo a chi fugge
da guerre (piuttosto, molti pensano che non tutti coloro che arrivano
siano rifugiati politici in pericolo nei loro Paesi). Le aspettative, a
ieri, erano che AfD raggiungesse il 12,5% nel Baden-Württemberg, il 9%
nella Renania-Palatinato e il 19% nella Sassonia-Anhalt.
Percentuali
a parte, occorrerà capire (nei prossimi mesi) se il voto al movimento
di destra sarà di protesta e recuperabile oppure se costituirà uno
spostamento strutturale nel quadro politico del Paese, qualcosa che
cambierebbe le dinamiche delle coalizioni.
Il secondo elemento
importante di valutazione sarà il risultato dei cristiano-democratici di
Frau Merkel. I sondaggi li danno in calo (a vantaggio di AfD), anche se
non in misura disastrosa. Per il gioco delle alleanze, però, le cose
potrebbero andare bene o molto male per la cancelliera. In
Sassonia-Anhalt il suo candidato, primo ministro del Land da dieci anni,
Reiner Haseloff, dovrebbe vincere, nonostante Afd. Ma per tornare a
governare avrà bisogno di allearsi con i socialdemocratici, in calo, e
con i verdi oppure i liberali, ma questi due partiti rischiano di non
arrivare alla soglia del 5% da superare per entrare nel Parlamento. In
Renania-Palatinato, lo scontro è tra la premier uscente, la
socialdemocratica molto amata Malu Dreyer e la candidata della Cdu Julia
Klöckner, una moderata critica interna di Merkel sui profughi.
Lo
scontro principale sarà nel Baden-Württemberg, dove la cancelliera ieri
ha fatto campagna elettorale. Qui, il primo ministro uscente, il verde
Winfred Kretschmann, è apprezzatissimo dagli elettori, anche da molti
cristiano-democratici, e i sondaggi danno i verdi al 32%, con tre punti
di vantaggio sulla Cdu. La regione è di tradizione
cristiano-democratica, quindi una vittoria o una sconfitta saranno
significative per Merkel: c’è però da tenere conto che il voto ai verdi,
più aperturisti della cancelliera sui profughi, non potrebbe essere
considerato una protesta contro le aperture agli immigrati da parte del
governo di Berlino.