domenica 13 marzo 2016

Corriere 13.3.10
Germania, referendum sulla cancelliera
Si vota in tre regioni: occhi puntati sulla AfD di Frauke Petry, il partito anti immigrati a destra della Cdu
di Danilo Taino

BERLINO È l’umore dei tedeschi la questione interessante di questa domenica europea. Votano in tre elezioni di Land: Baden-Württemberg a Sud-Ovest (10,5 milioni di abitanti), Stato industriale della Mercedes e della Porsche; Renania-Palatinato un po’ più a Nord (quattro milioni), produttore di buon vino; Sassonia-Anhalt a Est (2,3 milioni), terra ex socialista che preferisce la birra. Devono eleggere le assemblee parlamentari e i primi ministri regionali. Ma l’attenzione è tutta rivolta a capire il sentimento prevalente tra gli elettori nei confronti della politica di apertura verso i rifugiati voluta da Angela Merkel. È probabile che stasera i risultati non siano di facile lettura: alle ragioni nazionali se ne aggiungono di locali rilevanti.
Leggere bene l’esito, però, è importante: influirà sul futuro della cancelliera, cosa importante per la Germania ma anche per l’Europa. Il primo elemento di rilievo sarà quanti voti andranno ad Alternative für Deutschland, il nuovo partito che si pone alla destra della Cdu di Merkel, si oppone spesso in toni accesi all’asilo ai profughi ed è dato in crescita nei sondaggi (ha raccolto successi in elezioni locali recenti in Assia). È l’unico partito contrario apertamente all’arrivo di immigrati: è su di esso, dunque, che si concentrerà il voto di chi vuole chiudere le frontiere. Un sondaggio di questa settimana ha confermato che il 90% dei tedeschi è favorevole a dare asilo a chi fugge da guerre (piuttosto, molti pensano che non tutti coloro che arrivano siano rifugiati politici in pericolo nei loro Paesi). Le aspettative, a ieri, erano che AfD raggiungesse il 12,5% nel Baden-Württemberg, il 9% nella Renania-Palatinato e il 19% nella Sassonia-Anhalt.
Percentuali a parte, occorrerà capire (nei prossimi mesi) se il voto al movimento di destra sarà di protesta e recuperabile oppure se costituirà uno spostamento strutturale nel quadro politico del Paese, qualcosa che cambierebbe le dinamiche delle coalizioni.
Il secondo elemento importante di valutazione sarà il risultato dei cristiano-democratici di Frau Merkel. I sondaggi li danno in calo (a vantaggio di AfD), anche se non in misura disastrosa. Per il gioco delle alleanze, però, le cose potrebbero andare bene o molto male per la cancelliera. In Sassonia-Anhalt il suo candidato, primo ministro del Land da dieci anni, Reiner Haseloff, dovrebbe vincere, nonostante Afd. Ma per tornare a governare avrà bisogno di allearsi con i socialdemocratici, in calo, e con i verdi oppure i liberali, ma questi due partiti rischiano di non arrivare alla soglia del 5% da superare per entrare nel Parlamento. In Renania-Palatinato, lo scontro è tra la premier uscente, la socialdemocratica molto amata Malu Dreyer e la candidata della Cdu Julia Klöckner, una moderata critica interna di Merkel sui profughi.
Lo scontro principale sarà nel Baden-Württemberg, dove la cancelliera ieri ha fatto campagna elettorale. Qui, il primo ministro uscente, il verde Winfred Kretschmann, è apprezzatissimo dagli elettori, anche da molti cristiano-democratici, e i sondaggi danno i verdi al 32%, con tre punti di vantaggio sulla Cdu. La regione è di tradizione cristiano-democratica, quindi una vittoria o una sconfitta saranno significative per Merkel: c’è però da tenere conto che il voto ai verdi, più aperturisti della cancelliera sui profughi, non potrebbe essere considerato una protesta contro le aperture agli immigrati da parte del governo di Berlino.