La Stampa 8.3.16
Scambi di soldi ai seggi Pd
Un video choc a Napoli
Fanpage pubblica un reportage con telecamerine nascoste Un consigliere: “Faceva freddo l’ho fatto per cortesia”
di Francesco Maesano
L’ombra
del voto pilotato sulle primarie del centrosinistra a Napoli. Un video
realizzato da Fanpage.it mostra una serie di scambi di denaro e
indicazioni di voto che avrebbero favorito la vittoria di Valeria
Valente, disegnando il rischio di un clamoroso ribaltamento del
risultato.
Siamo
al seggio di Scampia, dove la vincitrice ha preso 297 voti contro i 102
di Antonio Bassolino. Un uomo spiega a una ragazza come deve votare:
«Metti una croce su Valeria Valente, non sugli altri, su Valeria, è una
femmina». Poi, quando quella esce, qualcuno gli fa: «Vai a darle l’euro,
vai». E lui: «Aspettiamo prima se esce. Se esce glielo do».
A
Villa San Giovanni Valente si impone con 300 preferenze contro le 45
per Bassolino. Fuori dal seggio Gennaro Cierro, presidente della VIII
municipalità, accoglie due persone che spiegano di avere «solo la
tessera». Dalle immagini Cierro sembra consegnare loro 10 euro spiegando
che per votare «ne serve solo uno a testa».
Sempre
a San Giovanni in un altro seggio Valente si impone con un distacco
considerevole: 591 a 159 su Bassolino. Le telecamere nascoste filmano il
consigliere Antonio Borriello mentre distribuisce monetine da un euro a
un capannello di persone. Lui non nega ma spiega: «L’ho fatto per non
essere scortese come partito. Faceva freddo, erano venuti lì, non
avevano l’euro e così gliel’ho dato io. Avrei fatto lo stesso al bar per
un caffè».
Il primo a chiedere chiarezza
nel Pd è stato il vincitore delle primarie romane, Roberto Giachetti:
«Se c’è qualcosa da accertare spero sia fatto subito, innanzitutto dal
Pd e se necessario anche dalla magistratura». Di segno diverso al
reazione della segretaria regionale Assunta Tartaglione che ha parlato
di «tentativi di infangare le primarie utilizzando episodi isolati, che
condanniamo, ma che non possono mettere in dubbio il fatto che si sia
trattato di primarie regolari, trasparenti e democratiche».
E
mentre Bassolino, che si è visto strappare la nomination per appena 452
voti, ha deciso di osservare «una giornata di silenzio e di
riflessione», i suoi sono saliti subito sulle barricate. L’eurodeputato
Massimo Paolucci è durissimo: «Quello che si vede è terribile, lo è
ancora di più l’immagine di quei dieci euro per due voti. Bassolino ha
vinto in gran parte dei quartieri e ha perso grazie ai risultati della
vecchia zona industriale di San Giovanni. Si tratta di una brutta
pagina. I vertici del partito devono intervenire, bisogna vedere se ci
sono gli estremi per annullare il voto in alcuni seggi o per la
ripetizione delle primarie».
Un precedente,
anche vicino nel tempo, c’è: dopo le primarie per scegliere il candidato
presidente della Liguria a seguito di alcune irregolarità segnalate il
comitato dei garanti del Pd aveva annullato il voto in 13 seggi. Nulla
cambiò nel risultato, ben più largo, colto da Raffaella Paita. Mentre a
Bassolino basterebbe l’annullamento di appena un paio dei seggi
contestati per ribaltare clamorosamente il risultato.