La Stampa 1.3.16
Il pacifista Corbyn arruola il marxista Varoufakis
L’ex ministro greco consulente del leader laburista Così vincere le elezioni diventa ancora più difficile
di Alessandra Rizzo
Poche
settimane prima di diventare segretario del partito laburista, Jeremy
Corbyn aveva detto che «da Marx abbiamo molto da imparare». Adesso ha
offerto un ruolo da consulente a Yanis Varoufakis, l’ex ministro delle
Finanze greco, il «marxista irregolare» (definizione sua) che, nel mezzo
della crisi finanziaria della Grecia, accusò i creditori internazionali
di Atene di «terrorismo».
Fedele a se stesso, Corbyn tira dritto di
fronte a chi lo accusa di aver portato il Labour troppo a sinistra,
rendendolo ineleggibile. Sabato scorso ha partecipato ad una
manifestazione pacifista nel centro di Londra per protestare contro
l’ammodernamento dell’arsenale nucleare Trident. Incurante del fatto
che, a detta di molti osservatori, la sua credibilità vacilla proprio
sul tema della sicurezza nazionale.
Anche in materia economica le idee
di Corbyn, che vuole nazionalizzare ferrovie ed elettricità e pensa alla
riapertura delle miniere di carbone nel Galles, fanno storcere il naso a
qualcuno. La nomina di Varoufakis, anche se poco più che simbolica,
alienerà ancora di più la parte riformista e blairiana del partito, che
ritiene che l’unica via al successo elettorale nel 2020 passi per il
centro. Durante una trasmissione della «Bbc», la deputata Emma Reynolds
ha nascosto a fatica l’imbarazzo. «Non sarebbe stata la mia prima
scelta», ha detto di Varoufakis. E, a giudicare dai commenti online,
dubbi serpeggiano anche tra la base del partito.
I conservatori invece
di dubbi non ne hanno. «È tutto ciò che c’è da sapere sulla strategia
economica del Labour», ha ironizzato il conservatore Greg Hands.
Corbyn
e Varoufakis, che ha studiato in Gran Bretagna, hanno molto in comune,
oltre al retaggio marxista: sono entrambi personaggi controcorrente,
allergici alle formalità della politica (l’inglese gira in bicicletta,
l’ex ministro in moto, e nessuno dei due ama molto le cravatte), e
soprattutto convinti oppositori delle politiche di austerity.
Varoufakis, che si era dimesso dal governo di Tsipras nel luglio scorso,
non siederà formalmente nel consiglio economico del Labour. Ma si è già
incontrato con il cancelliere ombra John McDonnell, braccio destro di
Corbyn, e ha in programma di partecipare ad un seminario sull’economia
promosso dal Labour. Parlando al giornale del suo quartiere londinese,
l’Islington Tribune, Corbyn ha detto che «la Grecia è stata trattata in
modo terribile» e ha sottolineato come Varoufakis avesse partecipato ai
negoziati per gli aiuti ad Atene. «So che noi non siamo nell’eurozona -
ha detto Corbyn - ma si tratta di capire come contrastare l’idea che la
prosperità si raggiunga con i tagli, quando in realtà si raggiunge con
la crescita».