La Stampa 14.3.16
Pillola del giorno dopo, in farmacia la ricetta non è più necessaria
di Noemi Penna
Per
la pillola del giorno dopo non serve più la ricetta. Una battaglia che
in Italia che va avanti da 16 anni, in pratica da quando è stata messa
in commercio. Il via libera arriva da Aifa, l’Agenzia italiana del
farmaco, che ha trasformato la contraccezione d’emergenza in un
medicinale da banco: ogni maggiorenne potrà quindi acquistarlo
volontariamente in qualsiasi farmacia. «Meglio tardi che mai», commenta
Silvio Viale, ginecologo del Sant’Anna di Torino da cui è partita la
sperimentazione della discussa pillola abortiva Ru486, da sempre in
prima linea per l’abolizione della ricetta. Preoccupati i farmacisti:
«Liberalizzando un farmaco del genere non se ne può controllare l’uso e
non sono ancora chiari gli effetti a lungo termine».
Come in Europa
La
prima a essere liberalizzata è stata quella dei cinque giorni. Ora è
arrivata quella del giorno dopo: «Una contraddizione che finalmente è
stata appianata», afferma il dottor Viale. Per aver prescritto questo
farmaco in tutta Italia, per strada così come davanti alle scuole, è
incappando anche in un provvedimento disciplinare dell’Ordine dei
Medici. Ora però può dire di «aver vinto la battaglia. La pillola del
giorno dopo non causa aborto ma blocca l’ovulazione, ed è quindi
indispensabile assumerla il prima possibile. Ora questa decisione di
Aifa permetterà a ogni donna di acquistare questo farmaco quando ne ha
bisogno, senza l’imbarazzo del medico o dei tempi di prescrizione. Nel
resto d’Europa è già così». Se a oggi in Italia ne vengono prescritte
500 mila l’anno, in Francia e in Inghilterra, dove la ricetta non serve,
se ne vendono tre volte di più.
Reticenza
L’indagine
nazionale condotta da Swg in collaborazione con Edizioni Health
Communication rivela però che il 18% dei farmacisti non venderebbe mai
una pillola per la contraccezione d’emergenza senza ricetta. Le
motivazioni vanno dalla religione alla deontologia: il 53% degli
obiettori, infatti, teme che la pillola del giorno dopo possa essere
pericolosa, seppur utile ed efficace. A sottolinearlo è anche Mario
Giaccone, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Torino e consigliere
nazionale: «Non ci saranno problemi di distribuzione sul territorio. I
grossisti ne sono forniti e quindi tutte le farmacie possono averne
accesso in tempi brevi. Ma al di là della scelta etica, condivisibile o
meno, come farmacisti tuteliamo la salute delle persone. La nostra
preoccupazione emerge dalla mancanza di dati sulle conseguenze di un uso
disordinato di questo farmaco. Non essendoci ricetta, in linea teorica
una donna potrebbe acquistare e assumere la pillola più volte la
settimana, addirittura tenersela in borsetta. Ed essendo degli ormoni,
come facciamo a sapere se un abuso può compromettere in qualche modo la
fertilità? Bisognerebbe studiare un modo per cui le donne abbiano
accesso velocemente a questo farmaco in caso di bisogno, controllandone
la vendita come si fa ad esempio con le benzodiazepine».