martedì 8 marzo 2016

Il Sole 8.3.16
Budapest. Tagliati i sussidi e dimezzata a un mese la permanenza massima nei centri
In Ungheria nuova stretta anti-rifugiati

L’Ungheria di Viktor Orban pone il veto sulla nuova proposta avanzata dalla Turchia, sulla parte che riguarda i reinsediamenti dei profughi. Taglierà i sussidi per i rifugiati che vivono all’interno dei suoi confini e dimezzerà i tempi massimi di permanenza nei centri di accoglienza.
Dopo aver costruito un muro di filo spinato per bloccare i flussi migratori al confine meridionale con Serbia e Croazia, e dopo aver introdotto leggi molto dure per i profughi che entrano o cercano di entrare in territorio magiaro senza documenti, la destra conservatrice e nazionalista che governa a Budapest ha annunciato ieri nuove misure per allontanare i migranti. Dal primo di aprile chi ha ricevuto asilo politico potrà restare nei centri di accoglienza per un mese al massimo, contro i due mesi previsti fino ad ora. E dal prossimo mese verranno inoltre ridotti i sussidi che permettono ai rifugiati di andare a scuola o farsi curare.
«L’obiettivo è ridurre i sussidi sociali per chi cerca asilo e riceve protezione internazionale», spiega il governo ungherese aggiungendo, senza scrupoli di alcun genere, che «queste misure freneranno i flussi migratori “economici” di chi cerca asilo in Ungheria nella speranza di avere una vita migliore». Da quando lo scorso ottobre, l’Ungheria ha costruito il muro al confine meridionale, gli ingressi non autorizzati nel Paese sono stati pochissimi ma con la fine dell’inverno, e nonostante i rigidi controlli della polizia di frontiera, i flussi sembrano essere ripresi. Con un segnale di distensione verso la Croazia e il nuovo governo di centro-destra di Zagabria, l’Ungheria ha annunciato invece che a breve verranno riaperti tre valichi di confine ferroviari, chiusi l’anno scorso dal governo Orban sempre per contenere l’arrivo dei migranti.