Corriere La Lettura 13.3.16
Un capolavoro per collezionisti
I
parigini Léopold Zborowski (detto Zbo) e Jonas Netter; i torinesi
Riccardo e Cesarina Gualino; la Società Anonima Finanziaria di Milano;
il bresciano Pietro Feroldi; il milanese Gianni Mattioli; il signor Liu
Yiqian di Shanghai: la storia del Nu couché (o Nudo rosso ) realizzato
da Amedeo Modigliani (1884-1920) nel 1917 è fatta anche di mecenati e
collezionisti. Perché il Nudo (olio su tela, 59,9 x 92 centimetri,
firmato «modigliani» in alto a destra) era nato grazie a Zbo per poi
passare nelle mani del collezionista Jonas Netter e (infine in Italia),
dalla collezione di Cesarina e Riccardo Gualino a quella Gianni Mattioli
che nel 1949 lo acquistò per poco più di 5 milioni di lire. Sono però
bastati 9 minuti e mezzo, lo scorso 9 novembre da Christie’s a New York,
per far raggiungere al Nudo i 170 milioni di dollari (170.405.000 per
l’esattezza) e per cancellare il record precedente di Modi (70.725.000
dollari realizzati nel 2014 da Sotheby’s a New York da una sua Tête ) e
per farlo diventare il quadro più caro di sempre (a soli 9 milioni dal
record delle Donne di Algeri di Picasso