mercoledì 30 marzo 2016

Corriere 30.3.16
Offensiva M5S contro la Cina «L’Ue non apra, sono sleali»
di V. P.
MILANO Entro l’11 dicembre 2016 la Commissione europea dovrà decidere se concedere lo status di economia di mercato alla Cina. Il Movimento 5 Stelle ha lanciato una consultazione pubblica sul Mes (Market economy status) Cina, sul blog di Beppe Grillo, perché sostiene che ciò «farebbe cadere automaticamente tutti gli strumenti di difesa che l’Europa oggi utilizza per contrastare la concorrenza sleale del gigante asiatico». Di fatto, sostengono i 5 Stelle, se la Cina sarà riconosciuta come economia di mercato, cadranno automaticamente tutti i dazi antidumping . Risultato? Secondo il blog, «sarà la fine per le piccole e medie imprese europee con una perdita stimata di 3 milioni di posti di lavoro in tutta Europa, 400 mila solo in Italia». Il blog ricorda che il 15 febbraio 2016 migliaia di imprenditori e lavoratori sono scesi in piazza a Bruxelles per dire no. La Commissione ha risposto aprendo una consultazione ( http://ec.europa.eu/eusurvey/runner/chinaantidumping ), ma, secondo i grillini, è un «imbroglio»: possono partecipare tutti, anche i cinesi, non è multilingue, non c’è la domanda fondamentale (volete voi che alla Cina venga riconosciuto lo status di economia di mercato?). Contro il Mes, in realtà, si stanno mobilitando diverse organizzazioni in Europa. Il M5S, fra l’altro, ha riunito attorno allo stesso tavolo 69 parlamentari europei che hanno aderito all’Intergruppo Mes Cina. Prima iniziativa del gruppo, il lancio del sito www.meschinawhynot.eu , una contro-consultazione sulla Cina. Sul blog di Grillo ci sono anche le indicazioni su come votare: si apre l’home page in inglese, ma in alto a destra c’è il menu per scegliere la lingua. Ora il sito è in cinque lingue, ma l’obiettivo è tradurlo in tutte le lingue ufficiali dell’Ue. Nella sezione in lingua italiana si trova l’appello a votare rivolto a imprese, sindacati, Ong e cittadini.