Corriere 27.3.16
Gli ermetici «Ossi di seppia» che segnarono il Novecento
di Ida Bozzi
È
in edicola il terzo volume dell’iniziativa editoriale «diVersi»
dedicata alla grande poesia: con Eugenio Montale, infatti, continua la
biblioteca poetica in 35 volumi che offre una selezione di altrettanti
grandi autori significativi per il lettore contemporaneo (ciascun volume
in vendita a e 5,90 più il prezzo del quotidiano). Una collana di
divulgazione curata da Nicola Crocetti, che consente di leggere
direttamente, inquadrati dal punto di vista storico e biografico, alcuni
dei versi che più hanno inciso nell’immaginario e nella cultura
italiana e mondiale.
Dopo Leopardi e Neruda, il volume su Montale
(1896-1981) è una discesa nel mondo del grande Premio Nobel per la
letteratura, sia attraverso la raccolta Ossi di seppia sia attraverso
pagine del Diario del poeta. Un poeta che — a partire dall’epoca in cui
proprio Ossi di seppia apparve per la prima volta, nel 1925 —, segnò una
traccia indelebile nella produzione e nell’idea stessa di poesia in
Italia, influenzando generazioni intere di autori. Letto, studiato,
analizzato, variamente considerato («ermetico», filosofico, intimista,
metafisico), è certamente una delle voci fondamentali della poesia del
Novecento, in cui non si trova più «la parola che squadri da ogni lato/
l’animo nostro informe», bensì «ciò che non siamo, ciò che non
vogliamo».
Seguirà il 2 aprile la raccolta dedicata al grande,
scandaloso, «maledetto» e nerissimo Charles Baudelaire, il quarto
volume. Si continuerà nelle settimane successive con altri autori
italiani e stranieri, a partire da Alda Merini (il 9 aprile), Emily
Dickinson (il 16 aprile), e poi Walt Whitman (il 23 aprile). Per
continuare con García Lorca, Catullo, Kavafis, Borges, Edgar Lee
Masters... Diversi, anzi diversissimi tra loro, ma fondamentali.