Corriere 24.3.16
Obama
E all’Argentina promette di pubblicare i file sui generali
Il
presidente degli Stati Uniti Barack Obama è giunto martedì notte a
Buenos Aires da dove oggi si trasferirà per qualche ora a Bariloche, in
Patagonia, per poi rientrare a Washington. La visita si è svolta tra
strettissime misure di sicurezza, soprattutto nella quartiere di
Palermo, dove si trova il «Palazzo Bosch», sede dell’ambasciata
statunitense. Il primo appuntamento ufficiale è stato alla Casa Rosada,
dove Obama è stato ricevuto da Mauricio Macri: i due presidenti hanno
avuto un primo colloquio, che poi si è allargato a un gruppo di ministri
per la firma di una serie di accordi. Il viaggio coincide con le
commemorazioni in programma per il 40esimo anniversario del golpe
militare del 24 marzo del 1976 guidato dal generale Videla. Proprio in
occasione della visita, fonti Usa hanno reso noto la decisione da parte
di Washington di declassificare documenti finora segreti relativi
proprio al periodo della dittatura argentina (1976-83). Nonostante tale
annuncio, organismi dei diritti umani hanno criticato la visita di Obama
in coincidenza con la data, sottolineando il ruolo avuto negli anni 70
da Washington nel sostegno ai militari e ai diversi colpi di Stato.