Corriere 12.3.16
Io fuori dal dibattito, non sono tra chi dissente
di Walter Veltroni
Caro direttore,
in
questi ultimi giorni in un paio di occasioni il mio nome è stato
associato, sul suo giornale, a quello di dirigenti della sinistra che
hanno manifestato, legittimamente, ragioni di dissenso rispetto
all’attuale linea del Pd. Vorrei solo e semplicemente dire che non è
vero. Come si sa, per mie scelte personali, non partecipo da anni al
dibattito interno alla variopinta articolazione di correnti e posizioni
del Pd. Dico la mia opinione, settimanalmente, su L’Unità , come
richiesto dal direttore del giornale. Chi avesse letto quello che ho
scritto o ascoltato la lezione che, su richiesta del gruppo dirigente,
ho tenuto all’apertura della scuola di formazione del Pd saprebbe che
ben difficilmente la mia posizione può essere associata a quelle di
persone con le quali ho discusso a lungo su questi temi, con linee, come
è noto, spesso non convergenti. Persone per le quali però ho il massimo
rispetto e talvolta amicizia, come dovrebbe essere normale. Vorrei
dunque essere tenuto al di fuori dal resoconto di vicende che oggi non
riguardano, in alcun modo, la mia partecipazione. Aggiungo che, come
anche noto, ho sostenuto e sostengo l’ispirazione di molte scelte
assunte, in questi ultimi anni, dal Pd, partito che ho cercato di
aiutare a nascere sulla base di una idea radicalmente innovativa della
politica e del quale mi sento parte. Un sostegno che avviene con il mio
giudizio libero e la mia autonomia. Il che spero sia ancora accettato e
possibile.
Se si vuole, infine, per forza rappresentare sui
giornali presunti o reali «nemici» del Pd, chiederei per favore di non
essere considerato in questi scenari e di rispettare le mie posizioni e
le mie scelte, anche di vita.
Walter Veltroni