Corriere 10.3.16
L’abuso di sostanze
Effetti di coca o droghe carnivore Ma la base è il disturbo personale
di Adriana Bazzi
Le
droghe non sono in grado di creare ex novo istinti violenti o
perversioni in una persona, ma risvegliano quelli presenti, anche i
peggiori; funzionano da detonatore: così si era espresso Gianluigi
Gessa, notissimo farmacologo, oggi Emerito dell’Università di Cagliari,
di fronte ad alcuni episodi di cannibalismo accaduti nel 2014 in America
e in Europa, con protagonisti che avevano assunto miscugli chimici,
noti come «sali da bagno» o «settimo cielo» . Ecco, forse è proprio
questo il punto da cui partire per tentare di capire che cosa è successo
a Roma. La cocaina aumenta le performance fisiche e mentali, provoca
euforia, incrementa la libido, riduce la sensazione di stanchezza. E, se
mescolata all’alcol, predispone a comportamenti violenti, che, in
alcuni casi, sono sfociati in omicidi. Follie del momento. Ma il delitto
di Roma sarebbe premeditato. C’erano forse altre sostanze di mezzo? Si
parla di «droghe carnivore» (il Krokodil), che destabilizzano il
cervello e provocano alterazioni della pelle che diventa squamosa come
quella dei coccodrilli. «Non c’è bisogno di queste droghe estreme per
spiegare quanto è accaduto — dice Massimo Clerici, psichiatra
all’Università Bicocca di Milano —. Bastano cocaina e alcol. Ma di base
ci deve essere un individuo con problemi psichici». Si chiamano disturbi
della personalità borderline: colpiscono chi, per esempio, trae
godimento dalle sofferenze altrui. Che, nella droga, trova un mezzo per
esprimere queste tendenze.