Repubblica 7.2.16
Cortei anti-migranti in tutta Europa
Da
Dresda a Calais, Amsterdam e Praga: i populisti tedeschi di Pegida
internazionalizzano la mobilitazione. Ma pochi i partecipanti
di T. M.
BERLINO.
«Lutz è fuori gioco»: la prima, pessima notizia per i populisti anti
islamici è arrivata dal palco allestito davanti alla Semperoper.
All’inizio della manifestazione di Dresda, uno degli organizzatori ha
informato la piccola folla che Lutz Bachmann, il fondatore di Pegida,
era al letto con l’influenza. La seconda, cattiva notizia per il
movimento di destra nato proprio nella capitale sassone, è che i
partecipanti alla manifestazione “Fortezza Europa” sono stati quasi la
metà di quelli attesi: 7-8.000 appena contro i 15.000 strombazzati alla
vigilia. Tuttavia, il salto di qualità cui gli organizzatori puntavano,
l’internazionalizzazione della protesta anti islamica e xenofoba, è
riuscito. A Calais, Praga, Amsterdam, persino a Canberra, centinaia di
persone sono scese in piazza contro la presunta «immigrazione di massa e
islamizzazione » dell’Occidente.
Contro i populisti di destra
tedeschi radunati sulla sponda dell’Elba per gridare gli slogan soliti,
«Merkel vattene», «traditori del popolo», «resistenza » e «stampa
bugiarda», si sono inoltre dati appuntamento circa 2.500-contro
manifestanti, alcuni in risposta a un appello del sindacato Dgb che ha
invitato a esprimere “solidarietà” ai migranti. Il flop di Pegida è
tanto più evidente dopo settimane di polemiche sulle aggressioni di
Colonia e dopo che gli attentati di Parigi e Istanbul, ma anche
l’arresto appena due giorni fa di una potenziale cellula terroristica in
Germania legata agli attentatori del Bataclan, hanno dimostrato che i
terroristi Is si mescolano anche tra i profughi. I sondaggi mostrano una
crescente ostilità nei confronti di Merkel e delle sue “porte aperte ai
profughi”. Ma Pegida, per ora, non sembra riuscire ad approfittare di
questo malcontento. L’ostilità generale, tuttavia, rischia di crescere:
ieri sera da Vienna è arrivata la notizia che a dicembre un bambino di
10 anni è stato stuprato in piscina da un rifugiato iracheno.
Ma
la notizia inquietante è che il movimento tedesco ha trovato una sponda
all’estero. A Calais, luogo tragico dell’emergenza rifugiati, circa 150
persone hanno cercato di montare una protesta contro i migranti urlando
slogan come «è casa nostra » e sono stati dispersi dalla polizia con
lacrimogeni. La manifestazione era stata in realtà proibita dal ministro
dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve per scongiurare tensioni.
Ad
Amsterdam circa 200 simpatizzanti Pegida si sono ritrovati davanti il
doppio di militanti di sinistra; i due gruppi sono stati dispersi dalla
polizia, ma ci sono stati alcuni fermi. Anche nell’Est Europa ci sono
state manifestazioni di Pegida. A Praga si sono registrati scontri tra
circa 400 anti islamici e altrettanti antifascisti . A Varsavia,
centinaia di populisti hanno sfilato. Persino dall’altra parte del
mondo, nell’australiana Camberra, circa 400 persone hanno partecipato ad
una manifestazione contro la presunta islamizzazione.