Repubblica 27.2.16
Bulgaria
Misteriosa morte di un palestinese: “È il Mossad”
di Fabio Scuto
Misteri
bulgari e trame balcaniche scuotono la Muqata, Abu Mazen ordina ai suoi
007 un’inchiesta chiara, efficace e rapida. Una trinità sconosciuta in
Medio Oriente.
E’ un giallo internazionale la morte di un
palestinese a Sofia, nel cortile dell’ambasciata dell’Anp nella capitale
bulgara e rilancia le accuse contro Israele. Perché Omar Nayef Zayed
era un uomo in fuga, su cui pendeva una richiesta di estradizione
avviata in dicembre da Israele per una condanna all’ergastolo per
l’omicidio di un colono nel 1986. Zayed riuscì a fuggire nel 1990. In
Bulgaria era arrivato nel 1994, qui aveva trovato moglie ed era padre di
tre figli, tutti cittadini bulgari. Una vita nuova, fino alla richiesta
di estradizione.
Zayed, militante del Fplp, aveva chiesto aiuto
all’ambasciata dove si era rifugiato da metà dicembre. Non riusciva a
farsi una ragione di quel mandato di arresto. Nel 1986 venne condannato
anche suo fratello Hamza con un altro miliziano. Il fratello venne
scarcerato da Israele nell’ambito di uno scambio di prigionieri nel
2011. E allora perché perseguire solo lui 30 anni dopo?
Zayed è
stato trovato morente nel cortile della sede diplomatica palestinese,
che non era sorvegliata dalla polizia bulgara e non dispone di
telecamere di sorveglianza. Dai primi riscontri potrebbe essere caduto o
stato spinto da un piano alto dello stabile. «E’ un martire», dice
l’ambasciatore palestinese a Sofia, «crediamo che coloro che lo stavano
perseguitando possano aver agito contro di lui».
E il Mossad per gli arabi è in grado di fare tutto, o quasi.