lunedì 29 febbraio 2016

La Stampa 29.2.16
Santanchè: “Basta insulti. Dico benvenuto al piccolo Tobia”
“A Vendola per cosa fare auguri, perché è diventato mamma?”
Ma Salvini attacca: disgustoso egoismo
di Ilario Lombardo

A tentare un complicato distinguo, nella calca di insulti che piovono soprattutto da destra, c’è Daniela Santanchè, pitonessa di Forza Italia, contrarissima alla pratica della maternità surrogata che lei chiama utero in affitto.

Onorevole , non si sta esagerando? Dopotutto parliamo di una nascita.
«Infatti penso che Tobia non debba pagare le colpe dell’incapacità della politica. Ogni nascita è un evento di gioia e io do il benvenuto a Tobia. Piuttosto me la prenderei con chi in Italia favorisce gli insulti a Tobia».
Chi sono?
«Sono quelli che vogliono la stepchild adoption e mettono Tobia in questa condizione».
Quale condizione?
«Ci vogliono un uomo e una donna per avere un figlio. Altrimenti per forza di cose bisogna rivolgersi al mercato per prendere i pezzi che mancano. E in questo caso si tratta dell’utero, comprato con carta di credito. Il figlio non è un bene di lusso per ricchi. Mentre dico benvenuto a Tobia, dico anche che combatterò sempre per tutti quei Tobia che non possono stare con la propria madre naturale per colpa di uomini aridi che fanno sì che donne disperate diventino bancomat di bambini».
Vendola e il compagno però sono andati in California dove la surrogacy è ben regolamentata e le donne non sono povere e disperate.
«Per loro l’utero non è comunque un guadagno? Mica io sono per gli Stati Uniti come modello sempre. Perché, allora, dovremmo anche copiare la pena di morte, se riteniamo gli Usa un Paese così avanzato. So solo che in California l’utero costa più soldi e fa più chic, e per un radical chic come Vendola è perfetto».
Onorevole, gran parte degli insulti sono arrivati da suoi compagni di partito, come Gasparri, o alleati, come Salvini.
«Ribadisco, nessuno può permettersi di insultare Tobia. E inviterei Salvini a fare gli auguri al piccolo appena nato. Detto questo penso anche io che sia un atto di egoismo, perché nessuno ha chiesto a quel bambino se è felice di avere due papà».
Ha fatto bene Vendola a non mescolare la sua scelta personale alla coincidente campagna politica sulle unioni civili?
«Certo che ha fatto bene. Anche lui avrà pensato, per un pudore che è giusto avere, che sarebbe stato troppo».
Se dovesse incontrare Vendola, farà gli auguri anche a lui?
«Auguri per cosa, per essere diventato mamma?»
Papà, onorevole.
«E la madre dov’è? A Vendola gli auguri non li faccio, li faccio solo a Tobia».