Corriere Salute 28.2.16
Matematica
Con i numeri serve un maggiore «sforzo cognitivo»
di E. M.
Non
si sfugge: i numeri si “pensano” nella lingua che sentiamo come
primigenia perché come spiega il neuropsicologo Jubin Abutalebi «la
matematica attiva circuiti cerebrali diversi da quelli del linguaggio e
chiama in causa un maggior “controllo”. Da un certo punto di vista è
simile alla grammatica, la parte del linguaggio più influenzata dal
periodo di apprendimento dell’idioma: nei bilingui tardivi ad alta
padronanza, quelli cioè non distinguibili dai madrelingua anche se hanno
appreso la seconda lingua non in contemporanea alla prima, una
mappatura cerebrale rivela una maggiore attivazione delle aree di
controllo esecutivo durante compiti di grammatica, mentre in caso di
compiti lessicali o semantici l’attivazione è identica a quella di un
bilingue precoce. Per padroneggiare la grammatica delle lingue apprese
dopo l’infanzia serve perciò uno sforzo cognitivo maggiore».
E. M.