Corriere 7.2.16
Le preghiere diaboliche di «don Radio Maria»
di Aldo Grasso
A
padre Livio Fanzaga capita spesso di sacramentare. Posato il rosario,
il direttore di Radio Maria lancia anatemi erga omnes . L’ultima sua
vittima è stata la senatrice Monica Cirinnà, firmataria della legge
sulle unioni civili. Dopo averla paragonata con scarsa eleganza a
Babilonia, la donna dell’Apocalisse, la meretrice seduta sulla Bestia,
le ha inviato un memento mori . Prima di lei era toccato ai giornalisti
Fittipaldi e Nuzzi: li voleva impiccare. Ma nelle sue «preghiere»
mattutine sono finiti vescovi, ex collaboratori, miscredenti, insomma
tutti coloro che non la pensano come lui.
Nonostante sia devoto
alla Madonna di Medjugorje (Radio Maria organizza là molti
pellegrinaggi), la sua violenza verbale è nota: «Mi fanno passare per un
pirla, maledetti!». Maledetto sarò anch’io che ho avuto la fortuna di
conoscerlo nel 1968, dai Padri scolopi. Era stato ordinato sacerdote da
appena due anni e studiava ancora all’università. Vi assicuro, era già
così. All’epoca organizzava riunioni antimperialiste per combattere
l’invasione Usa in Vietnam (leggeva Abc , un settimanale molto laico).
Poi è partito missionario in Africa e l’ho perso di vista.
Ora si
occupa di apparizioni mariane, presenze demoniache, proselitismo
radiofonico, ma il suo carattere non è mutato. Il demone che cerca di
combattere nella mondanità è dentro di lui. Come diceva il sapiente, il
destino dell’uomo è il suo carattere.