Corriere 4.2.16
Una fiducia da ritrovare
di Sergio Rizzo
Il
danno economico è enorme. Ma è niente rispetto al pregiudizio morale
arrecato a Roma e al Paese. Così nei programmi futuri di qualunque
candidato sindaco vorremmo vedere al primo posto la gestione trasparente
e da buon padre di famiglia del patrimonio comunale. Cioè, ridare
fiducia agli onesti.
La pratica di affittare alloggi pubblici per
un tozzo di pane, quando va bene, è cominciata a Roma prima della
Seconda guerra mondiale. Ciò a dimostrazione di quanto sia radicato in
profondità nella capitale d’Italia l’uso della casa come moneta per
regolare i rapporti clientelar-politico-affaristici nella società
urbana, senza distinzioni di ceto. La spiegazione del perché le
amministrazioni comunali elette dai cittadini che si sono avvicendate al
Campidoglio non hanno mai voluto affrontare, con rarissime eccezioni e
zero risultati, il dossier aperto ora dal commissario straordinario
Francesco Paolo Tronca, sta tutta qui. Il Comune dà in affitto immobili a
prezzi simbolici e disinteressandosi completamente di riscuotere le
pigioni, e al tempo stesso prende in affitto da palazzinari amici dei
politici o ben introdotti nei salotti che contano immobili a prezzi
astronomici, senza nessun riguardo per i contribuenti.
Il danno
economico è enorme: forse più vicino ai 200 che ai 100 milioni l’anno.
Ma è niente rispetto al pregiudizio morale arrecato a Roma: di
conseguenza all’intero Paese. Ed è per questo che l’offensiva di Tronca,
se riuscirà a reprimere gli abusi individuando e colpendo i
responsabili di uno scandalo dalle dimensioni inimmaginabili, può essere
uno spartiacque decisivo. Speriamo solo che nella classe politica,
finora corresponsabile di questo andazzo vergognoso, qualcuno colga il
segnale. Così nei programmi futuri di qualunque candidato sindaco
vorremmo vedere al primo posto la gestione trasparente e da buon padre
di famiglia del patrimonio comunale. Di sicuro pagherà dazio a certi
bacini elettorali parassitari e corrotti, ma guadagnerà la fiducia di
tantissimi cittadini onesti. Che hanno una voglia disperata di voltare
pagina.