Corriere 2.2.16
Il Memoriale italiano di Auschwitz trova casa a Firenze
È
 stato un lungo viaggio, dalla Polonia fino a Firenze: da ieri il 
Memoriale italiano di Auschwitz, in origine collocato nel museo dell’ex 
campo di sterminio, ha trovato una nuova casa nel Centro per l’arte 
contemporanea EX3 nello storico quartiere di Gavinana, un ex-auditorium 
comunale da tempo chiuso che adesso diventerà un Polo della memoria. I 
tempi per la ricostruzione sono stimati in circa due anni; il 
finanziamento, da parte della Regione Toscana, è pari 2,6 milioni di 
euro. Il Memoriale, inaugurato nel 1980, aveva raccolto attorno alla sua
 realizzazione artisti, architetti e intellettuali come Pupino Samonà, 
Gianfranco Maris, Lodovico Belgiojoso, Nelo Risi, Luigi Nono, Primo 
Levi: una passerella lignea circondata da una spirale a elica 
all’interno della quale il visitatore cammina, tra musica e frammenti di
 testi scritti, come in un tunnel. Dal luglio 2011 il Memoriale era 
chiuso al pubblico: la direzione del museo aveva chiesto la rimozione 
della struttura perché troppo opera d’arte e troppo poco monumento 
documentale. 
 
