Corriere 25.2.16
La difficile alleanza Sanchez e Ciudadanos
di Aldo Cazzullo
E
così, dopo giorni di trattative per un governo «pueblo unido» con
Podemos, il premier incaricato Pedro Sánchez ha annunciato a sorpresa
l’accordo con il borghese Alberto Rivera. I socialisti rinunciano alla
scorciatoia populista e stringono un’alleanza con Ciudadanos, la
formazione liberale che ha raccolto soprattutto i voti dei delusi dalla
destra. «Abbiamo ceduto perché vincano tutti gli spagnoli» ha commentato
Sánchez .
Nulla è concluso. Non è affatto detto che Psoe e
Ciudadanos riescano a fare un governo. Occorre l’astensione del Partido
Popular — in piena rivolta contro il premier uscente Mariano Rajoy — o
appunto di Podemos. Furibondo, Pablo Iglesias ha subito giurato che non
sosterrà mai l’«operazione neocentrista». Si è sentito scavalcato, ma in
realtà aveva alzato troppo la posta: oltre alla vicepresidenza per sé e
al controllo dei servizi segreti, ha insistito nel chiedere un
referendum sull’indipendenza della Catalogna «e di tutte le regioni che
ne facciano vivamente richiesta». Una condizione inaccettabile per il
Psoe, forte soprattutto nelle regioni più povere del Paese, Estremadura e
Andalusia; su 90 deputati socialisti 22 sono andalusi.
Le
trattative Sánchez-Rivera sono durate quasi un mese, sottotraccia,
spesso con incontri segreti. Ognuno ha ottenuto qualcosa: i socialisti,
una riforma del mercato del lavoro per combattere la precarietà; i
Cittadini, una riforma costituzionale per alleggerire il peso della
politica sulla società, rendere la magistratura indipendente dal potere
centrale, abolire le province. Ora l’accordo passa al vaglio del
Parlamento: alla prima votazione del 2 marzo Sánchez dovrà avere la
maggioranza assoluta (impossibile), alla seconda del 5 marzo gli basterà
la maggioranza relativa: difficile. Però Madrid ha bisogno di un
governo, per reggere l’urto del nuovo esecutivo catalano, lanciato verso
la secessione. Le coalizioni non fanno parte della cultura politica
spagnola. Sánchez e Rivera almeno ci stanno provando. Popolari e Podemos
per il momento restano a guardare.