mercoledì 24 febbraio 2016

Corriere 24.2.16
«Quel suono di Claudio ci manca Così rinasce l’Orchestra Mozart»
Campagna di raccolta fondi per sostenere la compagine fondata da Abbado
di Giuseppina Manin


Si riparte. La Mozart, l’ultimo sogno di Claudio Abbado, rinasce. Dopo due anni di silenzio la musica torna a scorrere nelle vene dell’Orchestra da lui ideata secondo la sua formula magica di far suonare insieme strumentisti famosi e nuove promesse. Messa a tacere l’11 gennaio 2014, pochi giorni prima dalla sua morte, era stata liquidata come «attività sospesa temporaneamente». Eufemismo pesante come una pietra tombale. Orfana del suo maestro, i costi troppo alti, impossibili da sostenere senza quella figura carismatica, la Mozart pareva non avere futuro. Invece, quando nessuno se lo aspettava, ecco che torna a vivere. E lo fa nel modo che più sarebbe piaciuto ad Abbado, per iniziativa dei suoi stessi musicisti.
«OM Risuona», l’Orchestra Mozart farà ancora musica insieme. Con un inedito progetto nato sotto il segno dell’autonomia, del contenimento dei costi, della rinuncia ai cachet. Solo un simbolico rimborso spese, 200 euro, uguale per tutti. Per i giovani talenti e per le quotatissime prime parti provenienti da formazioni come i Berliner, la Lucerne Orchester, la Scala, Santa Cecilia.
L’impegno a suonare gratuitamente andrà di pari passo con una campagna di crowdfunding necessaria a garantire una programmazione a lungo termine. Intanto, per promuovere l’iniziativa, il 9 marzo una gruppo di orchestrali sarà a Berlino con un film che è il loro biglietto da visita, L’Orchestra di Helmut Failoni e Francesco Merini. Proiezione alla Philharmonie, già sold out. Quindi il primo tour, pur se a ranghi ridotti: il 13 marzo a Bologna alla Fondazione Mast e tre tappe in Spagna sotto la guida di Lucas Macias Navarro, primo oboe del Concertgebouw. «L’anima della Mozart è davvero speciale, deve continuare — sostiene —. Vista l’assenza delle istituzioni, abbiamo deciso di fare da soli. Abbado non c’è più, ma la sua lezione è viva».
«Questo coinvolgimento diretto dei musicisti è la chiave vincente per la rinascita» sostiene Loris Azzaroni, presidente dell’Accademia Filarmonica di Bologna che alla Mozart offre la sede e il sostegno organizzativo. E intanto, la raccolta fondi iniziata ieri proseguirà per un anno (per partecipare il sito www.orchestramozart.com ) e all’inizio del 2017 la nuova Mozart terrà il suo primo concerto sotto la guida di Bernard Haitink. Subito disponibili anche tre grandi del pianismo, Martha Argerich, Maria Joao Pires, Maurizio Pollini. «L’impegno è di ritrovare il suono e la lezione di Claudio» promette il flautista Mattia Petrilli, di casa alla Mahler Chamber e al Festival di Lucerna, il cui direttore artistico Michael Haefliger ha già garantito sostegno a «OM Risuona».
La nuova via della Mozart è una scommessa audace e un segno dei tempi, di una mentalità artistico-imprenditoriale sempre più diffusa. Vedi l’ensemble dei 100 Celli di Sollima, da quattro anni in regime di autogestione. Nuove orchestre fai da te crescono. I sogni a lieto fine a volte accadono. Anche nella musica.