Corriere 11.2.16
Napolitano e il fronte degli ex Pci contrari alla stepchild adoption
di Maria Teresa Meli
Emma
Fattorini ha un’aria sognante. La senatrice del Pd che ha sollevato
molti dubbi sulle unioni civili è convinta che si possa fare qualcosa
per evitare che la legge passi così com’è. Le sue speranze si appuntano
su un uomo in particolare: «Giorgio Napolitano — mormora per non farsi
sentire dai compagni di partito — è il nostro monsignor Ruini. Non gli
piace la stepchild adoption e sta lavorando per cambiarla. Se c’è uno
che ce la può fare quello è lui, vedrete. E potrebbero seguirlo in
diversi». Fattorini ritiene che l’ex presidente della Repubblica possa
riuscire a fare quello che per lei sarebbe un miracolo: «La sua opinione
conta, i senatori lo ascoltano. Forse lui potrà trovare una nuova
formulazione su cui coagulare il consenso degli altri». Ed
effettivamente nel mondo del Partito democratico che si richiama al Pci
non c’è solo Giorgio Napolitano a lavorare contro la legge. Si perché,
come i cattolici, anche gli ex comunisti del Pd sono dubbiosi. Più che
dubbiosi. Per questa ragione, in realtà, il Partito democratico ha
scelto la libertà di coscienza sulla stepchild adoption. Perché il
dissenso e i mal di pancia sono molto più estesi di quanto potrebbe
sembrare a prima vista. Dunque, non solo i cattolici, ma anche i laici
hanno dei problemi rispetto alle unioni civili. Nei corridoi di Palazzo
Madama si moltiplicano i capannelli di senatori del Pd che esprimono ad
alta voce i propri dubbi. L’ex tesoriere del partito, Ugo Sposetti, per
esempio, dice che questa è una «legge inutile» e fa capire che potrebbe
non votarla: «Vedremo, non so...». Mario Tronti, un altro ex comunista
di rango, ha già manifestato pubblicamente la sua contrarietà. E infatti
è uno dei senatori firmatari dell’appello del Pd contro la stepchild
adoption. Beppe Vacca, direttore dell’Istituto Gramsci, non è in Senato,
ma anche lui la pensa nello stesso modo. Questa legge non lo convince
affatto. E di renitenti alle unioni civili ce ne sono altri, a Palazzo
Madama. Silenti, ma operanti. Già, gli ex pci, al contrario dei loro
colleghi cattodem, parlano poco e agiscono molto .