2.2.12
Ricetta elettronica: servirà il doppio della carta
di Paolo Cornaglia Ferraris
LA
RICETTA elettronica (dematerializzata) renderà sincrone le attività di
prescrizione del medico e di erogazione della farmacia. I medici non
riceveranno più blocchi di ricette rosse, ma numeri prodotti dal sistema
centrale gestito da Sogei, che verranno assegnati alle Asl. Il medico
si connetterà tramite il proprio Pc al sistema di riferimento e, dopo
essersi identificato, effettuerà la prescrizione on line, utilizzando
uno dei numeri assegnatigli dalla Asl, e associando il codice fiscale
dell’assistito. Il sistema validerà quel codice fiscale e tutte le
informazioni di esenzione (per reddito e/o patologia). A questo punto,
il medico completerà la ricetta con la prescrizione del farmaco e, con
un semplice click, confermerà la generazione della ricetta elettronica
sul server di Sogei. Purtroppo però la carta non sparirà, anzi
raddoppierà. Il medico, infatti, deve stampare e consegnare
all’assistito un “promemoria” con numero di ricetta, codice fiscale,
esenzioni e prescrizione, da utilizzare anche in caso di inconvenienti
internet. Prima che ciò si diffonda, le ricette rosse viaggeranno per
anni insieme ai pro-memoria e si consumerà il doppio di carta, toner e
stampanti. La “materialità” della ricetta non solo resta, ma raddoppia. I
costi, però, non saranno più della Asl ma dei medici, con piacere di
chi vende stampanti e toner. Se le Asl, invece, dotassero i Pc dei
medici di lettori della Carta Sanitaria, sul chip della quale scrivere
le prescrizioni, niente più stampanti, carta e toner e il paziente
diventerebbe proprietario e custode dei propri dati. Cosa lo impedisce?