Repubblica 22.1.16
Saverio Romano, ex Fi
“Ma ormai i nostri voti sono indispensabili”
“Quel che è accaduto in questi giorni rappresenta una svolta per la maggioranza”
di C. L.
ROMA.
Niente ingresso al governo, niente “strapuntini”, ma da oggi si volta
pagina, conferma Saverio Romano, ex Fi, braccio destro di Verdini e
coordinatore dei gruppi di Ala.
Prima il sostegno alle riforme, poi l’elezione dei vicepresidenti in commissione, è un ingresso organico in maggioranza?
«Se
avessimo scelto di entrare in maggioranza avremmo potuto avere
qualitativamente e quantitativamente molto di più. Abbiamo avuto ciò che
spetta ad un gruppo di 19 senatori. Su 28 vicepresidenze la metà spetta
alla minoranza».
Sì ma l’elezione dei vostri è avvenuta dopo il faccia a faccia Zanda- Verdini al Senato. Sa di patto, altro che minoranza.
«Chissà
quante volte ci si incontra in Parlamento. Cosa dire allora della
rielezione di Matteoli? Fi in maggioranza oppure Belzebù-Verdini ha pure
questa responsabilità?» Ha visto che reazione sta provocando tutto
questo nel Pd? Si parla già di chiarimento interno.
«Era ora, la
minoranza Pd pensa di esorcizzare la sua irrilevanza politica tirando in
ballo ad ogni occasione la pregiudiziale verso Ala. Ma lo sanno che
senza il senso di responsabilità del nostro gruppo, che incassa offese e
tace, oggi sarebbero senza riforme e forse anche senza seggio?
Convincano Renzi che i voti di Ala non servono».
Il prossimo passo è l’ingresso al governo col rimpasto?
«Il
rimpasto di questi giorni riguarderà la maggioranza e vedrete che
mentre Ala coerentemente non avrà alcun incarico, qualche esponente
della minoranza Pd risolverà la dura critica a Renzi con qualche
strapuntino».
E al voto che accadrà? Se non l’affiliazione, sarà davvero affiancamento al Pd, magari con Ncd e Tosi?
«L’affiliazione
non esiste. C’è un vuoto politico da colmare a destra di Renzi. Noi
coltiviamo un progetto complesso da realizzare ma utile al Paese,
vedremo quanti oggi presenti in Parlamento avranno la forza di far
crescere una proposta politica apprezzabile dall’elettorato moderato. Ci
sono già lavori in corso».
Vi attendete nuovi ingressi in Ala? A discapito di Fi?
«Sono
in arrivo, sì, e dai banchi delle opposizioni. Ci attendiamo una
costante presa di coscienza di quanti in Parlamento non vogliono
incolonnarsi dietro le macchine in sosta».