Repubblica 11.1.16
Stragi di Parigi, solo pochi in piazza
Hollande,
Valls e il sindaco Hidalgo commemorano le vittime dei terroristi, ma la
città non si mobilita Polemiche per la presenza del cantante Johnny
Hallyday: “Era stato preso di mira da Charlie Hebdo”
Critiche anche per la presenza del coro dell’esercito
di A. G.
PARIGI.
Un “Quercia della Memoria” in fondo alla place de la République.
L’albero piantato ieri mattina da François Hollande e il sindaco Anne
Hidalgo sembra davvero piccolo nell’immensa piazza, ancora vuota alle
undici del mattino. Un anno fa, la spianata era gremita di bandiere e
slogan, non si poteva più entrare, i manifestanti erano rimasti bloccati
sui boulevard, milioni di persone avevano sfilato nella grande marcia
dell’11 gennaio insieme a 44 capi di Stato e di governo, tra cui Merkel e
Netanyahu. Un momento di unità e mobilitazione che appare irripetibile.
Questa
volta nessuna ribalta internazionale e una cerimonia praticamente
chiusa al pubblico. Hollande, il premier Valls e i parenti delle vittime
hanno vissuto la commemorazione circondati dagli agenti, con un piazza
blindata e inaccessibile. Ma anche nel pomeriggio, quando le autorità se
ne sono andate e i cordoni della sicurezza sono stati tolti, la place
de la République è rimasta frequentata come in un giorno qualsiasi, con
il solito pellegrinaggio sotto alla statua di Marianne. L’appello di
Hidalgo di venire con una candela in mano è stato raccolto da pochi,
anche perché – a differenza di un anno fa – ha piovuto a lungo.
Nonostante la scarsa affluenza, secondo un sondaggio del Journal du
Dimanche, il 76% dei francesi condivide ancora lo slogan “Je suis
Charlie”, e il numero speciale del giornale in edicola - con la
copertina su Dio che ha scatenato critiche - ha già venduto 1 milione di
copie.
L’evento di ieri in realtà era dedicato a tutte le vittime
del terrorismo dello scorso anno (147 persone). Giovedì il primo
anniversario della sparatoria a Charlie Hebdo è stato oscurato
dall’uccisione di un uomo armato di mannaia mentre tentava di entrare in
un commissariato. La giornata conclusiva della settimana di
commemorazioni è stata accompagnata anche dalle polemiche. Il cantante
Johnny Hallyday è stato chiamato sul palco dagli organizzatori per
intonare la sua canzone “Un dimanche en janvier”, una domenica a
gennaio, omaggio alla manifestazione di un anno fa. In molti hanno però
ricordato come, più volte, i vignettisti di Charlie Hebdo avessero preso
di mira il “Johnny” nazionale e sui social network hanno sottolineato
che la scelta avrebbe potuto cadere su un nome più gradito. Qualche
dubbio anche sul fatto che i vignettisti uccisi avrebbero gradito la
presenza del coro dell’Esercito. Alla fine, nella cerimonia, la scelta
più consensuale è stata la lettura di un brano di Victor Hugo: «Salvare
Parigi è più che salvare la Francia: è salvare il mondo».