sabato 30 gennaio 2016

La Stampa 30.1.16
Anna Maria Baldelli è procuratore minorile al Tribunale di Torino
“Anni di specializzazione andranno persi, non saremo più dei giudici della famiglia”
di Antonella Mariotti

«Noi siamo quelli che non abbiamo arretrato, per noi l’arretrato è un bambino nell’armadio. E siccome non abbiamo arretrato sembra che non abbiamo nulla da fare». Anna Maria Baldelli è procuratore minorile al Tribunale di Torino, l’allarme su una probabile «scomparsa» o svuotamento della giustizia minorile e sullo scarso interesse delle istituzioni in materia, l’aveva lanciato già a novembre del 2015 in un convegno.
Questa proposta di riforma proprio non va? Perché?
«Crea sezioni specializzate nelle Procure degli adulti ma solo sulla carta: di fatto fa scomparire la procura minorile. Noi magistrati minorili avevamo proposto una riforma del tribunale della famiglia, se dobbiamo accogliere questa nuova struttura, vorremmo la garanzia della specializzazione. Pare che il Parlamento e il ministero non conoscano le compentenze della procura minori: non facciamo solo penale. La materia civile che noi trattiamo non è riscontrata in nessuna statistica, non si fa ricerca sul questa mole di lavoro che è la più complessa e il doppio del penale. In realtà ci occupiamo principalmente di bambini da proteggere, di famiglie da sostenere, del reinserimento di minori autori di reato».
Tutto questo non si potrà più fare?
«Venendo assorbiti dovremo occuparci di tutto, anni di specializzazione andranno persi. È prevista la creazione di un gruppo specialistico famiglia e minori, ma io che ho lavorato alla procura per adulti per otto so che non sarebbe possibile dedicare tempo sufficiente ai minori, se devo occuparmi di 50 arresti in un giorno nel frattempo un bambino muore. Se non segnalo al giudice un abbandono perchè impegnata in altro, il Tribunale non potrà far nulla».
Qual è il pericolo?
«La scomparsa della “cultura” minorile: l’intervento civile è anche a protezione del minore autore di reato, il suo percorso di recupero educativo e riparativo con i servizi nel caso di una famiglia inadeguata. Soprattutto la procura minori si impegna nella prevenzione».
Come ad esempio?
«Settantatré istituti che hanno aderito al “Progetto Noi”, rispetto alle otto dell’anno scorso. L’impegno nella prevenzione e nella tutela è ignorato. Forse non interessa? I bambini non votano? Noi sì».