La Stampa 25.1.16
Milleproroghe, parte l’assalto alla diligenza
di Carlo Bertini
Tanto
per rinverdire il costume che ha attraversato prima e seconda
repubblica dell’assalto alla diligenza alle leggi di spesa, anche sul
“mille proroghe” va in scena un remake degli anni precedenti. Da oggi a
Montecitorio le due commissioni Bilancio e Affari costituzionali sono
impegnate a disinnescare le mine infilate sotto questo veicolo che
viaggia su corsia preferenziale come decreto da convertire a data fissa.
Contiene proroghe di norme di tutti i comparti dello stato, dalla
Pubblica amministrazione alla Giustizia, dai Trasporti all’Ambiente,
dall’Economia agli Interni. Negli uffici delle commissioni sono piovuti
quasi novecento emendamenti, di cui 340 solo del Pd e 100 di Ap: il che
fa capire quanto l’occasione sia ghiotta per provare ad utilizzare la
finalità della norma, cioè le proroghe, infilando qualche stanziamento
ad hoc che consenta poi di farsi belli. E chi si deve accollare il ruolo
di censore già mette in conto centinaia di sforbiciate in arrivo
«perché una gran mole di richieste non sono proroghe, ma stanziamenti di
fondi a vario titolo»; e quindi buona parte della battaglia si giocherà
sui criteri di ammissibilità: ormai molto più stringenti perché già
oggetto di una sentenza della Consulta.
Medici e pazienti
Arriva
in aula la legge sul rischio professionale in sanità. Che mira «a dare
maggiori garanzie a medici e infermieri di poter svolgere la loro
attività; e a facilitare il rimborso ai pazienti che hanno subito danni
nelle prestazioni sanitarie», spiega il relatore Federico Gelli del Pd. I
cittadini, prima di avviare il contenzioso legale, avranno due
alternative: chiedere l’indennizzo dei danni in tempi rapidi con la
conciliazione obbligatoria modello rc auto; o l’azione diretta sulla
compagnia di assicurazione della struttura sanitaria. Ci sarà poi un
fondo di garanzia per rimborsare chi ha subito danni non indennizzati
dalle assicurazioni.