martedì 12 gennaio 2016

La Stampa 12.1.16
L’inatteso imbarazzo dei sindaci pentastellati
di Marcello Sorgi

Il caso Quarto per il Movimento 5 stelle sembra proprio una vendetta del destino. Tanto i grillini avevano sfottuto Renzi e il Pd, alle prese con la testardaggine di Marino nel tenere duro e rifiutarsi di lasciare il Campidoglio, quanto oggi devono prendere atto delle resistenze della sindaca di Quarto Capuozzo, assolutamente contraria a dimettersi malgrado a chiederglielo siano insieme Grillo e Casaleggio. E mentre il premier alla fine era riuscito a ottenere le dimissioni di tutti i consiglieri comunali del suo partito, pur di liberarsi dell’odiato primo cittadino di Roma, il direttorio del M5s dovrà probabilmente scontare l’onta della sindaca, che, malgrado espulsa (la decisione è ormai presa), resta in carica, dato che i consiglieri 5 stelle non hanno alcuna intenzione di lasciare. Ieri il movimento è arrivato sull’orlo di una crisi di nervi a causa di un’intercettazione pubblicata dal Fatto quotidiano in cui Capuozzo, riferisce di un incoraggiamento ad andare avanti ricevuto da Fico in persona a metà dicembre. Il presidente della vigilanza Rai ha annunciato querele, ma più del contenuto del verbale di ascolto è la data ad essere interessante: se infatti fino da dicembre il vertice del Movimento era avvertito su cosa stava accadendo a Quarto e cercava una via d’uscita, vuol dire che non è stato colto di sorpresa e il caso assume per forza di cose una dimensione diversa. Del resto anche Grillo in un primo momento aveva cercato di minimizzare la questione degli ottocento voti inquinati, sostenendo che non erano stati determinanti per la vittoria, ma incappando nella contraddizione di aver ammesso l’inquinamento dei suoi consensi. Ce n’è abbastanza per prevedere conseguenze destinate a riflettersi, sulla prossima campagna elettorale per le amministrative, in cui i 5 stelle partivano favoriti, e dovranno invece difendersi dalle polemiche sulle infiltrazioni malavitose del comune più inquinato d’Italia e sulle difficoltà cui sono andati incontro i sindaci del Movimento, da Parma a Livorno, da Gela a Quarto. Città grandi e piccole, in cui poco tempo dopo aver celebrato la vittoria elettorale, M5s ha preferito prendere le distanze dai propri primi cittadini, temendo le conseguenze a livello nazionale dei cattivi risultati delle amministrazioni. Renzi e il Pd non hanno perso occasione in questi ultimi giorni per sottolineare i guai del M5s, denunciandone le difficoltà in tutte le realtà in cui è andato al governo nelle città, ma puntando a indebolire la posizione del Movimento su Roma, dove fino a prima di Quarto Grillo partiva favorito.