Il Sole 17.1.16
Bibbia e «Lectio Divina»
Oggi Papa
Francesco è in visita alla Sinagoga di Roma. Le Sacre scritture
ebraico-cristiane testimoniano la vivacità del dialogo interreligioso
di Gianfranco Ravasi, cardinale
In
questa domenica in cui – sulla scia di s. Giovanni Paolo II e di
Benedetto XVI – papa Francesco è accolto nella Sinagoga di Roma dalla
comunità ebraica romana, e alle soglie della tradizionale Settimana di
preghiera per l’unità dei cristiani, torniamo a parlare di Bibbia. Se
dovessi tener conto di tutti i libri di esegesi, di teologia, di
commento e di spiritualità biblica pubblicati dagli editori italiani,
sarei costretto a proporre continuamente semplici sillogi con qualche
nota, tanto è fitto questo genere di produzione bibliografica. Eppure ci
fu un tempo in cui si introduceva in Italia la Bibbia clandestinamente,
come accadeva fino a pochi decenni fa col regime sovietico. Certo, si
trattava di edizioni protestanti che partivano da Londra o dalle basi
inglesi di Malta e Gibilterra. A capo di questa operazione furtiva c’era
la londinese British and Foreign Bible Society , fondata nel 1804.
Questa operazione aveva allertato soprattutto lo Stato pontificio che
aveva fatto piovere su di essa le sue condanne, a partire dal 1824 fino a
un intervento solenne attraverso l’enciclica Inter praecipuas
machinationes (e il titolo è emblematico) emanata nel 1844 da papa
Gregorio XVI Cappellari, a cui si aggiunse nel 1846 anche Pio IX con un
suo divieto.
Questa premessa, che potrebbe essere cronologicamente
ben più ampia e che però meriterebbe una corretta contestualizzazione
storico-ermeneutica, ci fa comprendere quanto sia significativo il fatto
che ora vogliamo presentare. Certo, dopo Porta Pia e il 1870, anche la
citata Bible Society era entrata in Italia divenendo, prima la Società
Biblica Italiana e poi la Società Biblica Britannica e Forestiera,
sostenuta dalla chiesa valdese. Intanto, però, si celebrava il Concilio
Vaticano II e un pastore valdese di grande apertura ecumenica e finezza
culturale, Renzo Bertalot (1929?2015) gettava un ponte di collaborazione
tra la Società Biblica e la Chiesa cattolica. Così, essa – oltre a
pubblicare la famosa Bibbia tradotta dal protestante Giovanni Diodati
nel Seicento e rivista da Giovanni Luzzi per adattarla al nuovo
linguaggio – proponeva di concerto con l’editrice salesiana Elledici una
suggestiva Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente dal
successo folgorante.
Ma rimaneva sempre una certa distanza tra le
due Chiese, la valdese e la cattolica, per quanto riguardava il testo
biblico ufficiale: come è noto, infatti, la Conferenza Episcopale
Italiana (Cei) aveva pubblicato dal 1974 una sua Sacra Bibbia,
rielaborata accuratamente nel 2002 e definitivamente proposta in una
nuova edizione nel 2007. Ebbene, ora la Società Biblica Britannica e
Forestiera che ha sede a Roma ha deciso di proporre essa stessa proprio
questa versione ufficiale della Cei in un volume raffinato ma anche
maneggevole e funzionale, accogliendo perciò anche quei sette libri
biblici anticotestamentari detti “deuterocanonici” dai cattolici e
considerati “apocrifi” dai protestanti. Si tratta, quindi, di un atto
ecumenico molto incisivo perché ribadisce che il cuore dell’incontro tra
le diverse confessioni cristiane deve alimentarsi proprio col sangue
vivo della Parola divina. Perciò quei cattolici o protestanti, non
ancora in possesso di un’edizione della Bibbia che non sia da scaffale
ma da tenere tra le mani per la lettura, hanno ora una nuova possibilità
comune.
Ma c’è qualcosa di più. Oltre all’integrale testuale a
cui opra accennavamo (cioè con l’aggiunta dei sette libri
“deuterocanonici” Tobia, Giuditta 1 e 2 Maccabei, Sapienza, Siracide,
Baruc) e all’apparato di introduzioni e note, è stata offerta in finale
una componente sorprendente, per di più sostenuta da una citazione di
papa Francesco. Si tratta di una guida a un particolare approccio alla
S. Scrittura, codificato nel Medioevo monastico e caro al mondo
cattolico. È la così detta Lectio divina, in pratica una lettura
spirituale ed esistenziale della Bibbia.
A elaborarne il metodo fu
un monaco del XII secolo, Guigo il Certosino, che lo articolò in
quattro tappe o scansioni. Innanzitutto si ha la Lectio vera e propria,
cioè la lettura con l’identificazione corretta del messaggio del testo
sacro secondo i canoni dell’esegesi. Segue la meditatio, ossia
l’incarnazione dell’oggi della parola divina per la vita del credente.
Se la prima tappa risponde alla domanda: «Che cosa dice il testo in
sé?», nella seconda ci si interroga: «Che cosa dice il testo a noi?».
Subentra, così, l’oratio, a cui corrisponde la domanda: «Che cosa dire a
Dio», dopo averlo ascoltato?
È il momento della risposta orante,
personale e comunitaria. Infine, si entra nella contemplatio che è il
vertice dell’intero itinerario, in cui si riassume l’esperienza vissuta,
intuendo così un nuovo volto di Dio e un nuovo nostro volto interiore.
Questo livello potrebbe essere descritto con un passo degli Atti degli apostoli che introducono l’ultima domanda.
Dopo
aver ascoltato il discorso di Pentecoste tenuto da s. Pietro, i
presenti «si sentirono trafiggere il cuore e dissero: Che cosa dobbiamo
fare?» (2,37). Quattro momenti, dunque, segnati da altrettanti
interrogativi che rivelano una particolare ermeneutica della Bibbia di
natura performativa, destinata cioè a transitare dalla ragione al cuore,
dall’ascolto all’agire, dal testo alla vita, dalle parole umane alla
Parola divina. La vasta appendice offerta da questa edizione della
Bibbia applica la tetralogia sopra evocata a tutti i 73 libri che
compongono le S. Scritture ebraico-cristiane, con indubbia creatività ed
efficacia, permettendo così alle comunità cattoliche, protestanti e
ortodosse di ritrovarsi insieme in quel crocevia della loro fede che è
la Bibbia. In esergo si è, infatti, posta una frase folgorante del libro
di Giosuè, il sesto delle S. Scrittura: «Non si allontani dalla tua
bocca il libro di questa legge, ma meditalo giorno e notte, per
osservare e mettere in pratica tutto quanto vi è scritto; così porterai a
buon fine il tuo cammino e avrai successo» (1,8).
Accanto a
questa importante operazione editoriale ed ecumenica, che ben s’adatta a
celebrare i 50 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II e che
s’innesta nella fervida atmosfera di dialogo introdotta da papa
Francesco, evochiamo un’esperienza analoga anche se differente sempre di
taglio biblico. La Fondazione Ramon Pané, fondata nel 1994 in ricordo
del primo catechista dell’America Latina e con sede a Tegucigalpa
(Honduras) e Miami (Usa), ha cercato di rispondere a un quesito che
affiora frequentemente: se la Bibbia è composta di più opere, pur
essendo ormai compattata in un unico libro, la si può affrontare con una
lectio continua, come si faceva in passato, seguendone l’attuale
successione canonica, oppure è possibile procedere secondo una trama più
libera e coerente con la storia e i temi in essa proposti?
Ebbene,
questa Fondazione ha suggerito un inedito e curioso piano di lettura
del Nuovo Testamento partendo dalla vicenda germinale di Cristo e della
Chiesa narrata da Luca nel suo Vangelo e negli Atti degli apostoli, per
proseguire con l’apostolo Paolo che entra con le sue Lettere nelle varie
città dell’impero romano e nelle relative comunità cristiane di matrice
pagana. Si passa poi alla cristianità di origine giudaica col Vangelo
di Matteo, la Lettera agli Ebrei e quella di Giacomo, per rivolgersi poi
all’orizzonte della predicazione di s. Pietro col Vangelo di Marco e le
due Lettere di Pietro e, così, approdare al corpus giovanneo composto
dal Vangelo, dalle Lettere e dall’Apocalisse. Un copione interessante,
reso trasparente e agevole nella lettura anche dall’abolizione della
numerazione dei capitoli e dei versetti (una scansione per altro
tardiva, perché introdotta solo nel 1528 da Sante Pagnini in una Bibbia
pubblicata a Lione). Si offre così, un percorso testuale quasi narrativo
continuato, affidato al dettato molto limpido e immediato della citata
Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente.
La Sacra Bibbia. Nuova Traduzione CEI con Lectio Divina, Società Biblica Britannica e Forestiera (www.societabiblica.eu), Roma,
pagg. 2072, € 50,00
I
libri della Bibbia. Nuovo Testamento. Lectio Divina in famiglia,
Fundación Ramón Pané (www.fundacionpane.org), pagg. 528, s.i.p.