il manifesto 16.1.16
Cgil: i salari pubblici hanno perso 500 euro
La
denuncia. Studio della Funzione Pubblica sull'ultimo Conto annuale:
colpevole soprattutto il blocco della contrattazione accessoria
di bAntonio Sciotto
I
dipendenti degli enti locali hanno perso in un anno circa 450 euro di
salario, poco meno di 120 euro quelli impiegati nel servizio sanitario
nazionale e quasi 600 euro i cosiddetti «ministeriali». Tutti accomunati
dalla scure che si è abbattuta sul salario accessorio. È quanto emerge
da una prima lettura, condotta dalla Fp Cgil, dei dati dell’ultimo Conto
annuale.
Il dato medio degli stipendi nel pubblico impiego nel
2014, infatti, seppure in calo dello 0,5% rispetto al 2013, «non
racconta la verità della variazione in negativo per la gran parte dei
dipendenti pubblici». Guardando infatti alcune delle voci contenute nel
Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato, raffrontando i dati
tra lo scorso anno e quello precedente, così come tra il 2014 e il
2010, anno del blocco della contrattazione decentrata, emerge
dall’analisi della FP Cgil che «per quanto riguarda Regioni e autonomie
locali il salario medio, secondo l’ultimo dato disponibile, ovvero il
2014, è stato pari a 29.109 euro, in calo rispetto all’anno precedente,
con il salario medio a 29.552, di meno 443 euro di cui 407 euro di
salario accessorio».
Nella Sanità, il salario medio registrato nel
2014, “viziato” da diverse alte professionalità, è stato pari a 38.573
euro, ovvero 117 euro in meno rispetto al dato del 2013 per una
retribuzione media di 38.690. Nel 2010 la retribuzione media nel settore
è stata paria 38.813: nel raffronto con il dato del 2014 emerge una
flessione di 240 euro».
Nei ministeri «il salario medio nel 2014
si è attestato a 29.299 euro mentre l’anno precedente era pari a 29.898
per un meno 599, di cui di salario accessorio –474 euro». E infine il
dato sugli enti pubblici non economici dove «la retribuzione media nel
2014 è stata di 41.122 euro rispetto al 2013 quando si attestava a
41.635 euro, per una differenza di –513, per un –480 di salario
accessorio».
Alla ministra Marianna Madia (nella foto) e al governo i sindacati chiedono di «tornare subito a trattare per il contratto».