lunedì 25 gennaio 2016

Corriere 25.1.16
Di Maio: la svolta sarà alle Politiche Senza bisogno di un parricidio
«Il Movimento cammina da solo. I sondaggi? Non mi preoccupano»
intervista di Emanuele Buzzi

MILANO «Beppe Grillo ha detto che farà un passo di lato? Mantiene la promessa che ha fatto tempo fa. Ha sempre detto che il Movimento avrebbe camminato sulle proprie gambe. Sta solo proseguendo il nostro percorso». Luigi Di Maio commenta così l’intervista al Corriere del fondatore dei Cinque Stelle, come una strada segnata. Dal post in cui diceva «sono un po’ stanchino» alla scelta di togliere il nome dal simbolo fino alle ultime dichiarazioni, sono solo passi avanti.
Il suo addio coinciderà con un aumento delle vostre responsabilità, anche nel direttorio?
«Non credo ci saranno nuove responsabilità oltre a quelle che stiamo maturando adesso. Il suo passo di lato è solo metaforico e le responsabilità sono in capo sia agli eletti sia agli attivisti. La via è una sola: agire con coscienza, rispettando i principi del Movimento. E, mi lasci chiarire subito, non è in atto nessuna successione. La svolta se ci sarà, sarà più avanti. Da qui a quando formeremo la nostra squadra di governo per le Politiche il focus è sui temi, non sulle persone».
Parla di temi e regole. Indiscrezioni dicono che siano oggetto di discussione.
«Non mi risulta. Se così fosse sarebbe un problema, ma la realtà è un’altra. Dalla restituzione di parte dello stipendio al tetto dei due mandati, noi mettiamo la teoria in pratica. E lo vedrete nei prossimi anni quando molti dei nostri eletti, finito il secondo mandato, torneranno al lavoro che facevano prima».
Ma lei ha sentito Grillo?
«Sì, in questi giorni, ma solo per capire come stava procedendo il suo lavoro sullo show teatrale. Il Movimento sta crescendo sulle proprie gambe e non ha bisogno di nessun parricidio. Casomai questo lo vorrebbero altri partiti».
A proposito di altri partiti: il Pd ha criticato la vostra manifestazione su Banca Etruria ad Arezzo.
«La piazza era piena. Ho visto i risparmiatori traditi che hanno contestato i dem parlare sul nostro palco. Il nostro obiettivo è chiaro: alzare la voce su questo tema e il Pd la vuole abbassare».
È solo una tappa la piazza di Arezzo? Ne farete altre?
«Il 2016 lo dedicheremo a proteggere i risparmiatori italiani. In Toscana abbiamo lanciato un pacchetto che si basa su tre punti: rinvio del bail-in, rendere impignorabile la casa e i macchinari fondamentali per il lavoro e la creazione di una banca pubblica di investimento sul modello della tedesca Kfw».
Lei ha chiesto un confronto pubblico televisivo con Maria Elena Boschi.
«La avevamo invitata anche a un confronto in piazza Arezzo, ma non è venuta. Quello che colpisce di questa vicenda è che il governo ha agito senza pietà nei confronti dei risparmiatori, abbandonandoli in soli 25 minuti».
Lo scontro dopo il caso Quarto con i dem si è fatto serrato: voterete comunque la legge sulle unioni civili?
«Se fosse per i rapporti con il Pd, che sono pessimi, il ddl non passerebbe mai, ma noi lo voteremo perché si tratta di una legge giusta. Noi con il Pd non abbiamo fatto nessun accordo, non ci siamo seduti a nessun tavolo. Come è successo per esempio per gli ecoreati, votiamo ciò che riteniamo corretto».
In Commissione Lavori pubblici al Senato, però, avete fatto uno sgambetto ai dem votando come presidente Altero Matteoli, che peraltro è indagato…
«Sì, si è trattato a mio avviso di un errore. È stata la scelta di un singolo che ha agito in buona fede».
È preoccupato dal calo nei sondaggi?
«I sondaggi non mi preoccupano ora come prima non mi hanno fatto montare la testa. So solo che alcune scelte, a volte impopolari, sono fatte per coerenza e hanno bisogno di tempo per essere metabolizzate».
Ma il tempo stringe, la campagna elettorale è alle porte e su alcuni comuni come Roma non avete ancora scelto il candidato...
«Sì, ma tra poche settimane (le indiscrezioni indicano metà febbraio, ndr ) avremo sciolto ogni riserva. Stiamo vagliando i candidati ai raggi X. Quello che conta è che alle Comunali noi dobbiamo presentare un cronoprogramma di ciò che vogliamo realizzare, in modo che i cittadini possano sapere quello che faremo e quando lo faremo».
Lei è stato apprezzato da Financial Times e Forbes: è indicato dalla stampa internazionale come il volto del Movimento .
«Quando c’è un volto, c’è anche un bersaglio. Battute a parte, sono onorato, ma è solo il riconoscimento di un lavoro di squadra».