Corriere 19.1.16
L’ex Lager diventa un resort: «Hotel dell’orrore»
Il Montenegro cede al magnate Sawiris la «fortezza delle torture» di Mussolini
di F. Bat.
Se
questo è un albergo. Dov’erano le celle e le stanze per la tortura,
metteranno 23 camere extralusso. Dove morirono 130 antifascisti e
soldati jugoslavi, impiegheranno 200 fra cuochi e camerieri. Si chiamerà
Hotel Mamula, ma già lo chiamano l’hotel dell’orrore: un resort cinque
stelle sulla minuscola e disabitata isola adriatica di Mamula, davanti
alle meravigliose Bocche di Cattaro, in quella che le brochure
descrivono come «la meglio conservata fortezza austroungarica
dell’Ottocento» e che la storia conosce come il lager di Mamula, una
delle tante «Auschwitz dimenticate» dei Balcani, il campo che Mussolini
riservò a 4 mila prigionieri politici fra il maggio 1942 e il giugno
’43. Un anno fa, è stato firmato in sordina un accordo fra il governo
del Montenegro dell’eterno Milo Djukanovic e uno dei dieci uomini più
ricchi d’Africa, il magnate egiziano Samih Sawiris di Orascom. In questi
giorni, è arrivato l’ok del Parlamento di Podgorica: l’ex lager sarà
dato in concessione per 49 anni, simbolico affitto di 4 mila euro al
mese. In cambio, Sawiris v’investirà 15 milioni e promette al Montenegro
una partecipazione agli utili per 7,5 milioni l’anno, grazie ai prezzi
altissimi per dormirvi, ai «due ristoranti migliori del Mediterraneo», a
un porticciolo per gli yacht, a una spa, a un nightclub e a un casinò.
Prevedendo le polemiche, il miliardario egiziano aveva promesso d’aprire
almeno un piccolo museo che ricordasse la storia tragica di Mamula.
Però nel progetto presentato in questi giorni non se ne fa più cenno,
tanto da spingere alla protesta un altro illustre egiziano,
Boutros-Ghali, l’ex segretario dell’Onu che ha scritto una dura lettera
al presidente del Parlamento montenegrino: «È sorprendente — scrive —
che l’unica soluzione per valorizzare la fortezza sia quella d’un suo
sfruttamento economico».