Corriere 11.1.16
Le unioni civili e i senatori pd Parte il balletto degli emendamenti
di Alessandra Arachi
ROMA
Sulle unioni civili parte la battaglia degli emendamenti. Una guerra
intestina, prima di ogni altra, quella fra i senatori del Pd. Quella
sulla cosiddetta stepchild adoption, la possibilità di adottare il
figlio biologico del compagno. È contenuta nell’articolo 5 del ddl
Cirinnà e c’è chi nel Pd vorrebbe trasformare l’adozione in affido, chi
parla di una pre-adozione: si discuterà di come organizzare e coordinare
gli emendamenti oggi nell’ufficio legislativo del partito e domani
pomeriggio nell’ufficio di presidenza.
Intanto è la stessa Monica
Cirinnà, la senatrice dem relatrice del provvedimento in commissione
Giustizia, che vorrebbe far capire che modificare la stepchild adoption
sarebbe contro la nostra Costituzione, visto che questo provvedimento
esiste già nella legge sulle adozioni dell’83 e si riferisce alle coppie
eterosessuali.
Dice la senatrice Cirinnà: «L’articolo 5 entra in
vigore attraverso la richiesta ad un giudice per i minori: si tratta di
estendere la responsabilità genitoriale sul figlio del partner. Il
magistrato accoglie la richiesta se riterrà che sia nel superiore
interesse del minore. È un’assunzione di doveri e di responsabilità da
parte delle coppie omosessuali».
Ma fra i senatori del Pd non
tutti sono d’accordo. «Presenteremo un emendamento per chiedere di
trasformare l’adozione in affido rafforzato — dice Stefano Lepri,
cattolico dem —. Verrà firmato da almeno una trentina di senatori del
Pd. Con l’affido rafforzato viene esclusa anche in futuro la possibilità
di adottare il figlio di terzi. Oggi questa facoltà è preclusa nel ddl
Cirinnà, ma l’esperienza austriaca (con le recenti sentenze della loro
Corte costituzionale) ci insegna che la stepchild adoption è solo il
primo passo per arrivare a quell’esito». Per il testo sulle unioni
civili che arriverà in Senato il 26 gennaio c’è tempo fino al 22 per
presentare emendamenti alla legge che in commissione fu subissata da
migliaia di proposte di modifica, la maggior parte di carattere
ostruzionistico. «Ma per l’Aula stiamo preparando emendamenti
esclusivamente di contenuti — garantisce Lucio Malan, senatore di FI —.
Uno su tutti: modificare la legge sul referendum per poterlo fare subito
sulle unioni civili».
In tema di referendum sui diritti civili
non c’è chi ne sa di più di Marco Pannella. Ieri il leader radicale ha
attaccato per le unioni civili il ministro Angelino Alfano leader
dell’Ncd: «Il loro è il tentativo di porsi come braccio mondano di un
certo clericalismo».