lunedì 7 dicembre 2015

Repubblica 7.2.15
Pisapia contro i due ruoli di Renzi “Sala avanti? I sondaggi sbagliano”
Il sindaco di Milano: un errore fare premier e segretario del Pd, così non si conoscono le città E si prepara ad appoggiare la Balzani. Slitta la raccolta firme, giovedì road map delle primarie
di Alessia Gallione


MILANO Alle proteste di quanti a sinistra criticano il nuovo corso del Pd renziano, Giuliano Pisapia continua a resistere. Anzi, il sindaco di Milano difende un partito che dice di considerare di centrosinistra: «Non condivido l’opinione che sia geneticamente modificato, che sia diventato il partito della nazione ». Apre però un fronte critico sul doppio ruolo di premier e segretario svolto da Matteo Renzi: «L’ho sempre considerato sbagliato perché chi fa il presidente del Consiglio — spiega — non ha la possibilità di seguire i territori. Lo abbiamo visto a Napoli, in Liguria, quanto si è sentita la mancanza di una persona che rappresenti l’intero partito e che abbia capacità di dialogare ».
Ed è proprio parlando di città, che la partita di Milano è diventata sempre più strategica nello scacchiere politico nazionale. Finora, Pisapia sembrava deciso a non volersi schierare apertamente a fianco di nessun candidato delle primarie: «Vinca il migliore», ripeteva. Ma adesso, il sindaco annuncia che prenderà una posizione dichiarando il proprio appoggio: «Quando avrò con certezza l’elenco dei candidati prenderò la mia decisione». Il segnale sempre più evidente che qualcosa, in una competizione già infuocata con le tensioni politiche tra Sel e Pd e la raccolta firme che doveva partire oggi e che resta bloccata almeno fino alla riunione di giovedì, è cambiato. Pisapia continua a battersi perché non vada in pezzi quella coalizione larga — Pd, Sel, civici — che nel 2011 ha strappato la città a un ventennio di centrodestra («Il centrosinistra vince quando non si divide») e per traghettare nel futuro l’eredità della sua giunta.
Ed è proprio in nome dell’unità e della continuità che Pisapia appare determinato a fare le sue scelte. Perché nonostante in questo momento liquidi con una battuta («Una leggenda metropolitana») il suo appoggio a Francesca Balzani, in un duello tra sua vice e il commissario di Expo Giuseppe Sala fa capire le sue preferenze. La premessa — che spiega anche la battuta — è: «Non ha ancora sciolto la riserva». Ma Balzani, dice Pisapia a Maria Latella su Sky, «è un’ottima vicesindaco », «segnerebbe una prosecuzione di un percorso, è molto stimata e vuole profondamente l’unità del centrosinistra, cosa a cui tengo». E Mr Expo? Nei confronti del commissario — anche lui dovrà annunciare ufficialmente che cosa farà dopo un incontro con Renzi per le ultime rassicurazioni sul suo progetto di città — Pisapia è freddo. I sondaggi lo danno per vincente? «I sondaggi hanno sbagliato in passato molti calcoli. Anche nel mio caso», replica. Certo, Expo è stata un successo ma anche grazie al lavoro fatto in città. E poi, aggiunge, non è vero che l’establishment è tutto con lui e, nonostante Sala abbia già smentito di voler privatizzare Atm (l’azienda trasporti), il sindaco ribadisce: «La società è dei milanesi». Diventa ancora più deciso, però, quando si parla di un accordo con Renzi per un suo posto nella Consulta: «Se non fosse detto col sorriso direi che è una calunnia, una bufala».