venerdì 4 dicembre 2015

Repubblica 4.12.15
Vatileaks, ecco la rete di Chaouqui tra gli indagati l’economista Cisnetto
di Corrado Zunino


ROMA Emerge la rete Chaouqui. Sono otto, in tutto, gli indagati che ruotano attorno alle iniziative minacciose della pierre del Vaticano e di suo marito, ingegnere informatico. Oltre a lei, Francesca Chaouqui, e il compagno Corrado Lanino, ci sono i gia noti Paolo Berlusconi, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti e il funzionario di Palazzo Chigi, ex giornalista vaticano, Mario Benotti. I tre indagati resi pubblici dalla Procura di Roma, ieri, sono la compagna di Benotti, Rossana Daniela Guarnieri, l’ex giornalista Enrico Cisnetto e il “pr” romagnolo Sauro Moretti, braccio destro di Sgarbi.
Per comprendere la collaborazione — fin qui considerata illegale — di questo eterogeneo gruppo bisogna illuminare le due storie su cui i pm Pesci e Maiorano indagano, di sponda, dopo due anni di istruttoria congelata a Terni. La prima riguarda il tentativo della rampante cosentina, entrata nella commissione economica della Santa Sede, di zittire il vaticanista del Giornale Fabio Marchese Ragona, collaboratore che, dopo aver attaccato la Chaouqui, per alcune settimane smetterà di scrivere. Siamo nella tarda estate 2013. Per arrivare al suo scopo la donna chiese a Cisnetto il cellulare di Paolo Berlusconi. Ottenendolo. Mentre il “pr” Moretti si mise a disposizione. La Chaouqui raggiunse Berlusconi jr., si lamentò con forza — ci sono intercettazioni — e poi lo stesso Sallusti, in vacanza a Forte dei Marmi: «C’è un complotto nei miei confronti, direttore, i tweet contro il cardinale Bertone non sono miei, non può lasciar scrivere in libertà il suo giornalista». Sallusti si preoocupò, ricevette una seconda telefonata dall’editore Paolo Berlusconi e fermò la penna di Ragona. Spiegherà il direttore: «All’epoca la Chaouqui era una professionista scelta direttamente dal Papa ». Accetterà di incontrarla e lei gli chiederà di allontanare il vaticanista: «Quando ho capito che tutto era corretto», ancora Sallusti, «Ragona ha ripreso a scrivere». Su questa storia ai sei protagonisti vengono contestate la concussione e l’induzione indebita. Le posizioni di Moretti e Cisnetto, tuttavia, sono più lievi. Sul secondo fronte d’inchiesta c’è la contestazione di associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo in sistema informatico e alla diffusione di virus informatici. Con Chaouqui- Lanino lo stesso Benottti e la sua compagna Guarnieri. Insieme avrebbero organizzato intrusioni nel computer dell’ex marito della Garnieri, il videoamatore Luca Tarquini, per metterlo in difficoltà nel rapporto con la figlia: «In questi anni mi hanno screditato nei tribunali».