sabato 12 dicembre 2015

Repubblica 12.12.15
“Evita l’aborto, assurdo negarla”
Il ginecologo: può aiutare soprattutto le giovanissime
intervista di C. Sal.


ROMA. «Con la pillola dei cinque giorni dopo l’obiezione di coscienza non ha senso perché non interrompe la gravidanza, anzi: è un farmaco contraccettivo che evita l’aborto». Il professore Nicola Surico, primario della clinica ostetrica dell’ospedale Maggiore di Novara ed ex presidente della Società italiana di ginecologia, è un medico cattolico e obiettore.
Come funziona esattamente ellaOne?
«Previene la gravidanza perché ritarda l’ovulazione: in pratica rende l’uovo incapace di essere fecondato. È simile alla pillola del giorno dopo, ma agisce fino a cinque giorni dopo il rapporto sessuale. Prima viene presa, più è efficace».
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
«Naturalmente sarebbe meglio ricorrere sempre meno ai contraccettivi d’emergenza e fare una contraccezione programmata con il medico. Ma è un bene che questo farmaco ci sia perché, soprattutto per le giovanissime che vi fanno ampio ricorso, evita l’interruzione volontaria della gravidanza, che per la donna rappresenta sempre un trauma fisico e psicologico, sia che venga eseguita chirurgicamente sia che avvenga con la pillola abortiva».
Allora perché spesso è difficile acquistarlo?
«C’è ancora la convinzione diffusa che questa pillola possa essere abortiva, ma non è così. La reticenza di medici e farmacisti che sollevano l’obiezione di coscienza non ha senso».
In ospedale viene richiesta molto?
«Sempre di più, le donne ne fanno un ampio uso e questo sta comportando una deciso calo degli aborti, soprattutto al Nord. Il che vuol dire che è un contraccettivo, seppur d’emergenza, che funziona».

Su Repubblica.it il video: “Caccia alla pillola dei cinque giorni dopo”, videoreportage firmato da Giulia Costetti e Alberto Marzocchi