giovedì 10 dicembre 2015

Repubblica 10.12.15
Giorgio Airaudo.
Il candidato di Sel che sfida Fassino respinge l’appello dei sindaci “Bisogna ricostruire una rappresentanza non si può aspettare che Renzi si ricreda”
I dem hanno ucciso il centrosinistra ma noi siamo ambiziosi Con il M5S? No
“A Torino no ai dem solo una sinistra forte può fermare le destre”
intervista di Marco Trabucco


TORINO «Il centrosinistra che Renzi ha ucciso non può rinascere solo con gli appelli», dice Giorgio Airaudo, deputato di Sel, che sarà il candidato sindaco della Sinistra Italiana a Torino nella prossima primavera. Candidato contro Piero Fassino, se come sembra certo, l’esponente del Pd si presenterà per un secondo mandato.
Airaudo il suo è un no netto all’appello di Doria, Pisapia e Zedda?
«Quei tre sono stati ottimi sindaci in un periodo difficile per le politiche terribili sui Comuni dei governi Monti, Letta e Renzi. Capisco che difendano le loro esperienze. E fanno bene. Ma fanno un errore quando rovesciano questi propositi in un’analisi nazionale, confondono la cura con la malattia».
Quindi non ritiene necessaria l’unità del centrosinistra per contrastare la deriva “lepenista” in Italia?
«Il movimento di Le Pen avanza in Francia anche come reazione alle politiche sociali sbagliate dei socialisti. Non cresce nelle aree dove vivono le classi medie o alte, ma in quelle popolari. Quando la sinistra fa politiche di destra, alla fine apre la diga. Perché non accada anche in Italia bisogna fare in fretta. Non si può aspettare che Renzi si ricreda».
Quindi a Torino non è possibilità un suo passo indietro e una rinnovata alleanza di centrosinistra con il Pd e Fassino?
«Visto che Fassino non ha ancora ufficialmente annunciato la decisione di ripresentarsi, si potrebbe ricostruire il centrosinistra a Torino a partire dalla mia candidatura, no?».
È una proposta seria?
«No, so che è una provocazione. Ma per me le destre vanno fermate costruendo una sinistra forte, un quarto polo capace di costruire un’alternativa di governo, di dare voce a chi lavora, di ridurre le disuguaglianze. E poi Fassino è stato sempre a fianco di Renzi nelle scelte di questi anni. Non è certo Pisapia, ne avessimo uno a Torino».
Con Pisapia lei si alleerebbe?
«Mi sembra che Pisapia a Milano sostenga alle primarie una candidata alternativa a quel Sala, nominato dalla Moratti e da Maroni e che si è riscoperto di sinistra solo qualche giorno fa da Fabio Fazio. E poi le primarie sono una strada per ricostruire rappresentanza. Ma ce ne sono altre, ad esempio quella che abbiamo scelto noi a Torino».
Magari alleandosi con il M5S?
«Il tema non esiste, prima di tutto perché loro non fanno alleanze. E poi perché noi abbiamo grandi ambizioni, possiamo giocarci la partita con tutti, dal Pd ai Cinque Stelle»