Il Fatto 10.12.15
Coalizione sociale
Landini: “Il nostro progetto non sarà somma di partitini”
La proposta della Coalizione sociale non è quella di ricostruire la sinistra, c’è un’ambizione sul piano sindacale e sociale più ampia, ovvero porsi il problema di riunire un mondo sociale frammentato. Bisogna costruire una pratica sociale, non una somma di sigle”. Così ieri, al convegno “La sinistra ha un futuro?”, il segretario della Fiom e promotore della Coalizione sociale Maurizio Landini, che parte da un problema: quello di “ricostruire un diritto vasto del lavoro, che includa tutti, anche gli autonomi e gli indipendenti”. Per Landini, infatti, oggi “c’è un vissuto fatto dalla paura di perdere il lavoro o dell’essere disponibili a tutto, anche a lavorare a due euro all’ora, per lavorare. La gente non ha paura di manifestare, ha paura di perdere il lavoro”. E, a tal proposito, Landini racconta di aver incontrato, qualche giorno fa, un lavoratore petrolchimico che gli ha detto con una battuta: “Qui la gente non ha paura dell’Isis, la gente ha paura di Renzi”. Da qui, la necessità di ricostruire una pratica sociale anche perché, spiega Landini, “l’attacco alla contrattazione collettiva è ormai generalizzato e ammazza qualsiasi dimensione confederale e federale della rappresentanza sindacale”.